Fortes in Fide, don A. Bussinello, S.A.T., Vicenza, 1922. «La santa Chiesa Cattolica, la Comunione dei Santi». La Chiesa. Siamo giunti, o giovani, al nono articolo del Credo che dice: «Credo ... la santa Chiesa Cattolica, la comunione dei Santi». Soltanto nella prima parte di questo articolo «credo nella Chiesa Cattolica» dovremo fermarci per qualche festa, perché è troppo importante che noi conosciamo bene che cosa è la Chiesa nel cui seno siamo nati e vogliamo morire, questa Chiesa che ci lava fin bambini dal peccato originale e ci accompagna con i suoi Sacramenti, con i suoi precetti, con i suoi consigli, con le sue preghiere fino alla morte e quindi fino alla vita eterna. Che cos’è la Chiesa. La Chiesa, dice il Catechismo, è la società dei veri cristiani, cioè dei battezzati che professano la fede e la dottrina di Gesù Cristo, partecipano ai suoi Sacramenti ed ubbidiscono ai Pastori stabiliti da Lui» [ossia ai legittimi Pastori, ndR]. Ecco che cos’è la Chiesa: spieghiamo parte per parte. Col nome di chiesa noi intendiamo comunemente la struttura, cioè i muri, le colonne, gli altari, il tetto, ecc. ; qui invece non si prende in questo senso materiale, ma si adopera questo nome per indicare tutti i fedeli che formano questa grande società che si estende in tutto il mondo. Quando noi diciamo oratorio, intendiamo [l’edificio materiale] di esso, ma possiamo anche intendere l’unione dei giovani inscritti e che lo frequentano; così è della parola Chiesa. «è la società, dice il Catechismo, dei battezzati». Il Battesimo è la porta per cui uno entra in questa grande famiglia cattolica, quindi chi non è battezzato, come l’ebreo e l’idolatra, non fa parte della Chiesa. Ma non basta essere battezzati, occorre anche «professare la fede e la dottrina di Gesù Cristo», ossia credere a tutto quello che Gesù ci ha insegnato; quindi un eretico, cioè uno che non crede anche ad una sola verità della fede, sebbene sia battezzato, è fuori della Chiesa. Tanto più un apostata, ossia uno che rinnega la fede. Il Catechismo poi esige dal cristiano non solo la fede, ma l’aperta professione di essa. Occorre ancora «partecipare ai suoi Sacramenti». Quindi chi non volesse saperne di Battesimo, di Cresima, di Eucaristia, di Confessione, e degli altri Sacramenti, istituiti da N. S. Gesù Cristo per il bene delle anime nostre, da se stesso si mette fuori dalla Chiesa, quantunque creda e pratichi tutte le altre verità rivelate. Punto importantissimo è poi l’ultimo: «ubbidire ai Pastori stabiliti da Lui», cioè da Gesù Redentore. Questi Pastori furono san Pietro e gli altri Apostoli, ai quali succedettero lungo i secoli il Papa, i Vescovi ed i Sacerdoti. Ma di essi parleremo in apposite istruzioni. Il Fondatore. «La Chiesa, dice il Catechismo, fu fondata da Gesù Cristo». Fondare vuol dire istituire, dar vita a qualche cosa, e Gesù, il Redentore divino, diede vita alla Chiesa scegliendo gli Apostoli, tra i quali elesse un Capo, san Pietro, il primo Papa, e dicendo loro: «andate ed istruite tutte le genti!» (San Matteo, XXVIII, 19). Andarono gli Apostoli e, sorretti dalla mano di Dio, allargarono nel mondo la Chiesa. E perché l’ha fondata? «Perché gli uomini, continua il Catechismo, trovassero in essa la guida sicura e i mezzi di santità e di salute eterna». Noi, attaccati ai beni della terra, immersi negli affari del mondo, trascinati da passioni brutali, facilmente perderemmo la bussola e si andrebbe fuori di strada con pericolo quasi certo di dannazione, se Gesù buono non ci avesse dato questa guida sicura, non avesse istituito questa società che ci indirizza al bene, che ci chiama sulla retta via, che ci predica di continuo i nostri doveri, che ci dà tutti i mezzi perché possiamo salvarci. Pensate, o giovani, quanti sono fuori della Chiesa, quante migliaia di ebrei, di maomettani, di eretici, che non fanno parte di questa grande società alla quale è necessario appartenere per giungere a salvezza! Pensate ai selvaggi sparsi nell’Africa, nell’Asia, in buona parte dell’America, nell’Oceania ed in qualche parte anche dell’Europa: son mille milioni di anime alle quali non è ancora giunta la luce della fede! Pensate alla moltitudine di cattivi cristiani che fanno parte solo di nome alla Chiesa, ma nell’anima son peggiori dei turchi, perché praticamente non la vogliono riconoscere e quindi vanno dannati!... E noi ringraziamo Iddio che ci ha fatto nascere tra gente cristiana, nella verità della sua Chiesa: ringraziamolo e cerchiamo di vivere come la Chiesa ci insegna, perché a noi, così privilegiati, sarà chiesto un giorno più stretto conto: «a chi fu dato molto, dice il Vangelo, molto sarà richiesto» (San Luca, XII, 48). Esempio: L’Arca. Circa 17 secoli dopo la creazione di Adamo gli uomini si erano di molto moltiplicati e abitavano ormai gran parte della terra, ma il vizio della disonestà era entrato tra loro e si erano dati in braccio a gravissimi peccati, sicché il Signore decise di sterminarli dalla terra. Fra tanti cattivi però vi era il patriarca Noè, uomo giusto e timorato di Dio, al quale il Signore comandò di fabbricarsi l’arca, cioè un grande bastimento, tutto chiuso e capace di contenere di tutte le specie d’animali. Appena finito, entrarono in esso Noè ed i suoi figli con le rispettive famiglie, e due animali per ciascuna specie. Dopo sette giorni, dice la Sacra Scrittura, «si squarciarono tutte le sorgenti del grande abisso e si aprirono le cataratte del cielo», e per quaranta giorni e quaranta notti una pioggia torrenziale inondò la terra, seppellendo ogni cosa, fino i monti più alti. Tutti annegarono miseramente, solo Noè e coloro che erano con lui nell’arca rimasero salvi (Genesi, VI, VII). Quest’arca di salvezza è una bella figura della Chiesa Cattolica che Iddio ha lanciato nel mondo, perché su di essa ci potessimo salvare da quel diluvio di corruzione e di fango che da per tutto ci stringe. Coloro che sono fuori di quest’arca andranno perduti, come i contemporanei di Noè. Noi siamo entrati in quest’arca per mezzo del santo Battesimo e ne usciremo con la morte: allora vedremo come si saranno miseramente perduti tutti quelli che non vollero saperne della Chiesa, che vissero malamente, che s’immersero nelle vie del fango e della colpa, e ringrazieremo Iddio che, senza alcun merito nostro, ci volle nella sua Chiesa, come lo ringraziò Noè appena uscito dall’arca, mentre mirava intorno a sé la distruzione e la morte. Pratica. Giovani, siamo riconoscenti a Dio di tanto privilegio, e mostriamo la nostra riconoscenza usando di tutti quei mezzi che la Chiesa, nostra Madre, ci offre per condurci a salvezza! La frequenza ai santi Sacramenti della Confessione e Comunione, la preghiera fervorosa, la fuga delle occasioni pericolose, una soda istruzione religiosa: ecco le funi di ferro che ci tengono fermi a questa arca di salvezza. Solo così, o giovani, passeremo tra il diluvio del male, solo cosi giungeremo al porto beato!