Dio è sempre stato? R. - Dio è sempre stato e sempre sarà: Egli è l’Eterno. Spiegazione. - 1. - Noi esistiamo solo da pochi anni; io esisto da circa... anni; voi soltanto da pochi... dieci, dodici, ecc. Fra alcuni anni (supponiamo anche cento), noi non vivremo più, tutti saremo morti. Così non accade di Dio. Egli è sempre stato e sarà sempre. Non v’è stato e non vi sarà mai alcun tempo in cui Dio non sia. Egli è l’Eterno. 2. - Per intendere bene ciò è necessario che conosciate e intendiate queste tre parole che si riferiscono all’esistenza e che hanno diverso significato: mortale, immortale, eterno. Si dice mortale tutto quello che una volta non esisteva, che ha cominciato ad esistere e specialmente ciò che ha vita ma che un giorno morrà; tali sono le piante, gli animali, il nostro corpo. Si dice immortale quello che una volta non esisteva, che ha cominciato ad esistere, ma che non avrà fine, che non morrà, che non cesserà mai di esistere. Sono immortali gli Angeli e l’anima nostra. Finalmente si dice eterno chi è sempre stato e sempre sarà, chi non ha cominciato ad essere perché è sempre stato, e non cesserà mai di essere perché sempre sarà. Dio solo è eterno, perché Egli solo non ha avuto principio e non avrà mai fine, è sempre stato anche prima di tutti i tempi, e sarà sempre. Pratica. - In qualche modo Dio ci ha resi partecipi della sua eternità, poiché ci ha data l’anima immortale; essa non morrà mai, esisterà per sempre, e perché un giorno Egli risusciterà anche il nostro corpo; lo risusciterà perché, dopo, non muoia più e duri immortale come l’anima. Dio vorrebbe averci allora con Sé nella gloria. Siamo dunque buoni, per meritare di vivere poi con Lui la vita immortale e partecipare alla sua vita eterna.

Dio sa tutto? R. -Dio sa tutto, anche i nostri pensieri: Egli è l’Onnisciente. Spiegazione. - 1. - Noi possiamo sapere molte cose. Talune le sappiamo perché le vediamo; altre perché le abbiamo imparate o studiando o per il racconto fattoci. Ma quante cose non sappiamo! Quante verità non conosciamo e non conosceremo mai! Quanto più un uomo acquista nuove cognizioni, tanto meglio conosce che sono ben più numerose quelle che gli mancano. Ciò non accade a Dio. Egli sa tutto, e perciò è detto l’Onnisciente, cioè Colui che conosce tutto. - Tutte le cognizioni che gli uomini, anche i più dotti, riescono ad acquistare mediante lunghi studi, in confronto della scienza di Dio, sono meno che la luce d’una piccola lucciola in confronto della immensa luce che il sole spande sul creato. I veri dotti sono umili; riconoscono e confessano che è nulla ciò che sanno in confronto di ciò che non sanno. Solamente quelli che sanno poco ne menano vanto, poiché non hanno neppure idea di ciò che essi non sanno. 2. - Vi sono però cose che gli uomini non possono affatto sapere: i pensieri e i sentimenti altrui, se non sono manifestati in qualche modo. Dio invece conosce i nostri pensieri anche i più nascosti. Tutto ciò che ognuno di noi pensa, Dio lo conosce; a Lui non possiamo nascondere assolutamente nulla di quanto facciamo o pensiamo. Inoltre Egli conosce tutto l’avvenire, anche quello che gli uomini liberamente faranno. Egli sa tutto, conosce tutto, è l’Onnisciente a cui perciò nulla né del presente, né del futuro, può essere nascosto, occultato. Pratica. - Ci accade spesso di fare cose cattive perché siamo persuasi che nessuno le sappia. Ricordate che Dio sa e conosce tutto, anche quello che pensate e desiderate. La solitudine, i nascondigli, la notte, le tenebre non impediscono a Dio di conoscere le nostre azioni. - Talvolta il solo timore che gli altri, che i genitori, i superiori sappiano ciò che fate, vi trattiene dal fare cose cattive; Dio, infinitamente grande, potente e buono, sa sempre tutto quello che fate. Che Dio possa sapere sempre buone e sante le vostre opere ed essere contento! Esempi. - Ciò che so. - Aristotele, celebre e sapientissimo filosofo dell’antichità, i cui libri anche ai giorni nostri sono ammirati e studiati, intravedeva la grandezza e l’estensione della scienza, e diceva di sé: «Non so bene che una cosa sola, che cioè non so niente». I veri dotti sono umili; quelli che si vantano dotti e sapienti non capiscono neppure che ciò che sanno è proprio nulla in confronto di ciò che non sanno. I veri dotti ammirano e rispettano la scienza; i saputelli parlano sempre in nome suo, come padroni tentano di presentarsi quasi per esponenti di essa e coprire così la propria ignoranza presuntuosa. Il vero dotto è umile; l’ignorante invece è superbo. I raggi X. - È stata cosa mirabile la scoperta di questi raggi mediante i quali si può fotografare l’interiore dell’uomo, onde si scoprono le rotture delle ossa, i corpi ingoiati, ecc. La sapienza di Dio penetra sino all’intimo della coscienza e dell’anima, e conosce tutto, anche i pensieri. Guarda in su! - Un uomo stava per scavalcare un muro onde rubare e guardava attentamente d’ogni intorno per assicurarsi che nessuno lo vedesse. Lo osservò un uomo che si trovava su di un albero vicino, che gli gridò : «Guarda anche in su; c’è Dio che ti vede!». Perché pensate male nei vostri cuori? - In varie circostanze Gesù Cristo dimostrò di conoscere i pensieri altrui e l’avvenire. Un giorno gli venne portato un paralitico. Gesù gli disse : «Confida, figliuolo, ti sono rimessi i tuoi peccati». I Farisei pensarono tra sé che Gesù Cristo bestemmiasse, perché Dio solo può rimettere i peccati. E Gesù disse loro: «Perché pensate male nei vostri cuori?». Con questa domanda dimostrò di conoscere i loro pensieri; indi per mostrare che Egli aveva potestà divina di perdonare i peccati perché Dio, guarì il paralitico dicendogli: «Prendi il tuo letto e vattene a casa». Il paralitico si alzò guarito e se n’andò lieto e contento (San Matteo, IX). Uno di voi mi tradirà. - La sera precedente la sua Passione e Morte, Gesù Cristo predisse che sarebbe stato tradito da un suo discepolo. Disse agli Apostoli: «In verità vi dico: uno di voi mi tradirà». Mi negherai tre volte. - La stessa sera Gesù predisse agli Apostoli come nella notte tutti lo avrebbero abbandonato. Pietro protestò che neppure a costo della morte non lo avrebbe lasciato. Ma Gesù gli disse che egli stesso nella notte per tre volte avrebbe dichiarato di neppure conoscerlo, rinnegandolo persino con giuramento.

Dio è sempre stato? - Dio sa tutto? Dal Nuovo manuale del Catechista, mons. G. Perardi, L.I.C.E., Torino, 1939. SS n° 10, p. 6 - 7