Dio può far tutto? R. - Dio può far tutto ciò che vuole: Egli è l’Onnipotente.

D. Dio può fare anche il male? R. - Dio non può fare il male, perché non può volerlo, essendo bontà infinita [ma lo tollera per lasciar libere le creature, sapendo poi ricavare il bene anche dal male]. Spiegazione. - 1. - Vi è accaduto, certamente più di una volta, di voler fare una cosa e di non riuscirvi, di non poterla fare; è quello che accade a tutti gli uomini, anche ai più grandi e potenti. Noi possiamo fare molte cose; ma quante cose desideriamo di fare e non possiamo! Ciò non accade a Dio; Egli può tutto quello che vuole. Per fare una cosa a Lui basta volerla; e perciò è detto l’Onnipotente, cioè che può tutto quello che vuole. 2. - Il Catechismo non dice semplicemente che Dio può far tutto in modo assoluto, ma solo che Dio può far tutto ciò che vuole; e ci spiega con un esempio che Dio non può fare certe cose perché non può volerle. Egli non può volere il male, e perciò non può farlo; e non può volerlo perché contrario alle sue perfezioni e specialmente alla sua infinita bontà. Egli è Bontà infinita, ossia è bene infinito, è infinitamente buono. Ma bene e male non possono star insieme come non possono stare caldo e freddo, bello e brutto. Volere e poter fare male non è perfezione, ma difetto; e in Dio, che è l’Essere perfettissimo, non vi sono imperfezioni. Che ciò non sia impotenza ma perfezione lo si intenderete meglio con un esempio. Il dolore è sofferenza. Ora se noi potessimo non soffrire, non diremmo che ciò è impotenza, ma perfezione. Così cadere ammalati è imperfezione; e se taluno potesse non cadere malato diremmo non già che egli non può una cosa, cioè ammalarsi, ma che ha una preziosa perfezione, un prezioso dono. Il male è come una malattia spirituale; e Dio che è perfettissimo non può soffrire nessun male, e perciò non può né volere né fare il male. - Inoltre Dio non può fare ciò che implica contraddizione, che una cosa sia e non sia, che sia bianca e insieme sia nera, ne ciò che è contrario alla verità. 3. - Il Catechismo soggiunge che Dio tollera il male per lasciare libere le creature. Noi godiamo di molti beni di cui taluni abusano, per esempio il cibo, il vino, i sensi del corpo. Il male che proviene da tale abuso non è imputabile a Dio, autore e donatore di quei beni, ma all’individuo che, invece di usarne bene, ne usa in male. Sarebbe conveniente che Dio, perché non accadessero tali abusi, non ci donasse quei beni? Certamente no. - Il dono più prezioso che Dio ci ha fatto è l’intelligenza, e la libertà che ne è dote e che consiste nel poter scegliere tra una cosa e un’altra, fare in un modo o in un altro. Così noi possiamo fare il nostro dovere, lavorare, studiare, ubbidire; ma potremmo anche, abusando della nostra libertà, non farlo, stando in ozio, disubbidendo. Sarebbe conveniente che Dio, per impedire questo male, l’abuso del dono della libertà, privasse tutti gli uomini di questo eccellente dono mettendoli in condizione di far necessariamente o per istinto ciò che fanno, come se fossero macchine o animali? 4. - Il Catechismo ci dice infine che Dio lascia libere le creature sapendo ricavare il bene dal male. Solamente Dio è capace di ottenere ciò, ossia di ricavare bene dal male. Non potete ora intendere perfettamente questa verità; potete però formarvene un’idea. Dio ricava il bene dal male nelle creature stesse. Ad esempio: taluno abusando della sua libertà e della sua forza ci fa soffrire. Ebbene, se noi sopportiamo con rassegnazione tali sofferenze, Dio le indirizza a nostro vantaggio e merito per il cielo. La crudeltà dei tiranni ha creato i martiri; la povertà e le miserie hanno procurato gli eroi della carità e dell’amore che si sacrificano per il prossimo. Come dai veleni più potenti i medici hanno saputo, ricavare medicine preziose ed efficaci, così Dio da tutto il male sa ricavare gran bene per chi lo soffre. Persino nel peccatore Dio ottiene un bene. Se il peccatore riconosce il suo torto, se ne pente e ne domanda perdono, Dio esercita su di lui la Sua bontà e la Sua misericordia, perdonandolo. Se il peccatore muore impenitente, Dio manifesta su di lui la Sua giustizia che nell’inferno trionfa del male col punirlo, e dei suoi nemici ostinati castigandoli. Pratica, - Dio è onnipotente e perciò può far tutto ciò che vuole. Quindi, se voi fate male, Dio può punirvi anche nell’atto stesso, può in quello stesso momento chiamarvi al suo tribunale. Pensateci! Ardireste lottare senz’armi contro un gigante armato? Ebbene, pensate che se peccate, lottate contro Dio onnipotente. Dio, che è infinita bontà, non può far male perché non può volerlo; noi, purtroppo, possiamo anche far male, ma dipende da noi. - Proponiamo di non far mai male, e ricorriamo sempre a Dio, perché ci sostenga onde non lo facciamo mai. - Se accade che taluno ci faccia del male, procuriamo di uniformare la volontà nostra a quella di Dio, ed Egli farà che quel male ridondi a nostro bene spirituale, a merito per il Paradiso. Esempi. - La potenza di Dio. - Dio ci manifesta la sua immensa potenza nella creazione. Egli ha creato tutto dal nulla; tutto, dal granello di sabbia sino al diamante, dal filo d’erba sino alla quercia maestosa, dal più piccolo insetto sino alla balena ed all’elefante, dalla stilla di rugiada all’oceano, dai corpuscoli che appena si vedono sino alle gigantesche montagne della terra e agli smisurati corpi celesti che, sostenuti e guidati dalla sua mano, pendono dalla volta del firmamento e compiono i loro giri al disopra del nostro capo. L’aria che respiriamo, tutto ciò che vive e si muove per lo spazio sterminato, tutti gli spiriti che abitano in cielo e tutti i viventi della terra, e tutte le forze e tutte le leggi poste al creato per la sua conservazione, tutto, tutto è opera della potenza di Dio. Fermate la vostra attenzione nel firmamento. Chi può contare le stelle? Chi può misurarne la grandezza? Non temo nulla. - «Non temo nulla, neppure la morte», diceva uno spirito forte (?) fiero del suo ardire. « Io, invece, temo Dio - gli rispose un saggio; - e poi temo dell’uomo che non teme nulla, dell’uomo che non teme Dio! ». - Sì, bisogna aver timore dell’uomo che non crede e perciò non teme Dio; non temere Dio è vivere senz’alcun freno e non aver orrore di nessun delitto. Per gl’individui come per le nazioni, il timor di Dio è fondamento di sapienza e di saggezza, e l’amore e il rispetto di Dio sono principio di felicità vera e di virtù. I Re della terra da soli. - Disse saviamente un buffone, quando a Filippo II, che lo minacciava se non eseguisse una cosa che gli aveva comandata vantando la propria potenza: «Che farebbe Vostra Maestà se tutti i suoi sudditi si accordassero insieme a dirle di no?». E disse una grande verità, perché i Re della terra non possono, da sé, più di quello che può un uomo qualsiasi, e solo possono per altrui mezzo. In tutto, essi, abbisognano dell’opera altrui: hanno bisogno di essere serviti. Potenza di Dio. - Il Cardinale Baronio nei suoi Annali racconta che Clotario, disfatto dalla malattia, diceva a quelli che l’attorniavano: «Quanto è grande la potenza del Re del cielo, che abbatte sì facilmente i superbi Re della terra!».

Dio può far tutto? -  Dio può fare anche il male? Dal Nuovo manuale del Catechista, mons. G. Perardi, L.I.C.E., Torino, 1939. SS n° 11, p. 6 - 7