Comunicato numero 41. Sopportare l’oltraggio nel nome di Cristo

Stimati Associati e gentili Lettori, fra gioie e dolori, l’anno del Signore 2016 si è concluso. Abbiamo sopportato l’oltraggio nel nome di Gesù Cristo, con «dolore nel quale versiamo a causa della guerra crudele e sacrilega mossa, in questi tempi terribili, contro la Chiesa cattolica in quasi tutte le regioni della terra», afferma Pio IX, il Papa e Re, nella Quanto conficiamur moerore. Ci diano coraggio ed ardimento, alimentando la nostra fede soprannaturale di cui ci è fatta grazia dall’Altissimo, le sapienti lettere del grande Pontefice san Leone: «Quantunque condivida con tutto il mio cuore le afflizioni che avete sopportato per la difesa della fede cattolica e consideri ciò che avete sofferto non altrimenti che se io stesso avessi patito, tuttavia sento che vi è più motivo di gaudio che di lamento nel fatto che Voi, confortandovi in Nostro Signore Gesù Cristo, siate rimasti invincibili nella dottrina evangelica ed apostolica e che, cacciati dalle vostre Chiese ad opera dei nemici della fede cristiana, abbiate preferito soffrire i dolori dell’esilio piuttosto che insudiciarvi al contatto con la loro empietà» (Epist. 154 ad Episcopos Aegyptios, Edit. Baller). Viviamo l’infelice epoca della «corruzione dei costumi [...] che si propaga in ogni parte, continuamente alimentata da scritti empi, infami, osceni, da rappresentazioni teatrali, da postriboli aperti pressoché ovunque e da altri perversi artifici; gli errori più mostruosi ed orribili disseminati ovunque; il crescente e abominevole straripare di tutti i vizi e di tutte le scelleratezze» (Pio IX, Op. cit.). Le solenni denuncie del Sommo Pontefice, era il 10 Agosto 1863, quando i potentati massonici di tutto il mondo, coordinati in segreti consessi diabolici, depredavano affannosamente la Chiesa di Dio di anime e di beni, oggi sono più attuali che mai. Il movimento modernista, discendente naturale di queste spelonche di turpi satanassi, che occupa quasi tutte le nostre chiese con le sue prave dottrine e la sua infame immoralità, oggi più che mai sparge quasi indisturbato - e protetto talvolta dalle polizie al soldo della Setta - «il mortale veleno dell’incredulità e dell’indifferentismo [...]; la noncuranza ed il disprezzo [...] per le cose e le leggi sacre; l’ingiusto e violento saccheggio dei beni della Chiesa; la ferocissima e continua persecuzione contro i Ministri sacri, contro gli Alunni delle Famiglie Religiose, contro le Vergini consacrate a Dio; l’odio davvero diabolico contro Cristo, la Sua Chiesa, la Sua dottrina [....]». Infine «gli altri eccessi, pressoché innumerabili, commessi dagli accanitissimi nemici di quanto è cattolico e sui quali siamo costretti a versare quotidiane lacrime, sembrano rimandare e allontanare il tanto desiderato momento in cui sarà concesso vedere il pieno trionfo della nostra santissima religione, della giustizia e della verità» (Ivi.). Non perdiamoci d’animo, affinché questo “esilio”, affrontato grazie a Dio con santità d’animo e di opere, sia per noi speranza di salvezza. Restiamo aggrappati irriducibilmente, costi quel che costi, alla vera ed unica Chiesa di Cristo, visibilmente riconoscibile dalla sua Unità, Santità, Apostolicità e Cattolicità di dottrina, di culto e di legge (cf. Satis Cognitum, Papa Leone XIII). Asserisce Papa Pio IX: «Ancora dobbiamo ricordare e biasimare il gravissimo errore in cui sono miseramente caduti alcuni cattolici. Credono infatti che, vivendo nell’errore, lontani dalla vera fede e dall’unità cattolica, possano pervenire alla vita eterna. Ciò è radicalmente contrario alla dottrina cattolica. A Noi ed a Voi è noto che coloro che versano in una invincibile ignoranza circa la nostra santissima religione, ma che osservano con cura la legge naturale ed i suoi precetti, da Dio scolpiti nei cuori di tutti; che sono disposti ad obbedire a Dio e che conducono una vita onesta e retta, possono, con l’aiuto della luce e della grazia divina, conseguire la vita eterna. Dio infatti vede perfettamente, scruta, conosce gli spiriti, le anime, i pensieri, le abitudini di tutti e nella sua suprema bontà, nella sua infinita clemenza non permette che qualcuno soffra i castighi eterni senza essere colpevole di qualche volontario peccato. Parimenti è notissimo il dogma cattolico secondo il quale fuori dalla Chiesa Cattolica nessuno può salvarsi, [...] non può ottenere la salvezza eterna. Infatti le parole di Cristo Nostro Signore sono perfettamente chiare: Chi non ascolta la Chiesa, sia per te come un pagano o come un pubblicano (Mt. 18,17). Chi ascolta voi ascolta me; chi disprezza voi disprezza me, e chi disprezza me disprezza Colui che mi ha mandato (Lc. 10,16). Colui che non mi crederà sarà condannato (Mc. 16,16). Colui che non crede è già giudicato (Gv. 3,18). Colui che non è con me è contro di me, e colui che non accumula con me, dissipa (Lc. 11,23). Allo stesso modo l’Apostolo Paolo dice che questi uomini sono corrotti e condannati dal loro proprio giudizio (Tt. 3,11) e il Principe degli Apostoli li dice maestri mendaci che introducono sette di perdizione, rinnegano il Signore, attirano su di sé una rapida rovina (Epist. 2, c. 2, v. 1)». 

Consapevoli, dunque, che nel movimento modernista non c’è verità ma menzogna, non c’è unità ma c’è frattura, altresì «proviamo un dolore amaro nel vedere non pochi membri del Clero, tanto dimentichi della loro santa vocazione che non si vergognano di diffondere false dottrine anche con scritti esiziali; di eccitare gli animi dei popoli contro [Dio ...]; di favorire impudentemente, con ardore e con ogni mezzo i perfidi nemici della Chiesa Cattolica» (Ivi.). Di essi afferma Papa san Gregorio: «Dio non prova dispiaceri maggiori di quando vede dei sacerdoti incaricati di correggere gli altri, dare loro stessi il cattivo esempio» (Homil. 17 in Evangel). Preghiamo Dio affinché il 2017 sia l’anno della svolta per molti nostri Amici, Lettori e Simpatizzanti, soprattutto Sacerdoti, affinché, eruditi dai tanti scritti studiati in questi lunghi mesi del 2016 e ripubblicati su Sursum Corda, indifferenti al rispetto umano e schifati dalle seduzioni mondane, animati finalmente dalla vera e soprannaturale fede, compiano il passo, fuggano gli eretici e tornino ad «insegnare continuamente e con zelo i misteri, la dottrina, i precetti e la disciplina della nostra augusta religione». Conclude vigorosamente il virtuosissimo Papa Pio IX: «Fra tante amarezze ed in una così violenta tempesta scatenata contro la Chiesa, non perdiamoci mai d’animo, essendo Cristo il nostro consiglio e la nostra fortezza: senza Lui non possiamo nulla, ma con Lui possiamo tutto; Egli infatti, confermando i predicatori del Vangelo e i Ministri dei Sacramenti disse: Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla consumazione dei secoli (San Leone, Epist. 167 ad Rustic. Narbon. Episcop), e sappiamo anche con certezza che le porte dell’inferno non prevarranno mai sulla Chiesa, la quale sempre è stata e starà salda, sotto la custodia e sotto la protezione di Gesù Cristo Nostro Signore, che l’ha edificata e che fu ieri e oggi e nei secoli (Eb. 13,8)» (Quanto conficiamur moerore). Nel 2017 preghiamo, studiamo e lottiamo ancora più duramente per salvare la nostra anima e quella dei nostri fratelli in Cristo. Auguri!

 

(A cura di CdP)

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