Comunicato numero 2: La nostra associazione è anche sul Web - www.sursumcorda.cloudCari Associati e Simpatizzanti, siamo riusciti a terminare anche il secondo numero del settimanale «Svrsvm Corda®». Ringraziamo, per tutto quanto e per la nostra attività, san Giovanni di Dio, protettore dell’Associazione. Se Dio vuole, lunedì inizieremo la distribuzione del bollettino cartaceo, mentre l’edizione digitale è già disponibile all’indirizzo Internet www.sursumcorda.cloud. La settimana appena conclusa è stata davvero impegnativa: l’immancabile ‘scontro’ con la burocrazia nazionale; gli impegni associativi; le varie spese; la programmazione del sito; la digitalizzazione dei testi, ecc... Abbiamo 4 nuovi Associati uniti nella preghiera, finalmente anche un codice ISSN, un account ISBN come editori e la prossima settimana dovrebbe arrivarci anche l’iscrizione al ROC. In questo numero impareremo a conoscere meglio Dio, soprattutto attraverso gli scritti di mons. Perardi. Lo Spirito Santo, nel Libro della Sapienza, così parla degli uomini i quali, dal mondo che vedono, non hanno saputo elevarsi a conoscere Dio: «Ora, vani sono tutti gli uomini che non hanno conoscenza di Dio; e dalle cose buone che vedono non hanno saputo intendere Colui che è, né dalla considerazione delle opere riconobbero l’artefice (...) Se rapiti dalla bellezza di tali cose, le riconobbero come dèi, pensino quanto più bello sia il loro Signore, poiché le ha fatte tutte l’Autore della bellezza. Se poi ammirarono le virtù e le loro opere, da queste intendano che più potente di esse è Colui che le ha fatte. Poiché dalla grandezza e dalla bellezza della creatura potrà intelligibilmente vedersi il loro Creatore (...) Se gli uomini giunsero a saper tanto da apprezzare le cose del mondo, come mai non hanno trovato più facilmente il Signore di esse? Infelici sono coloro le cui speranze sono in cose morte (...)» (Capo XIII, 1-10). E per mezzo di san Paolo: «Quello che può conoscersi di Dio è manifesto in essi (uomini), poiché Dio lo ha loro manifestato. Infatti le cose invisibili di Lui, dopo creato il mondo, comprendendosi per le cose fatte, sono diventate visibili: anche la eterna potenza e il divino essere di Lui, talché sono inescusabili. Perché avendo conosciuto Dio non lo glorificarono come Dio, né a Lui resero grazie: ma divennero stolti nei loro pensamenti, e si ottenebrò l’insensato loro cuore » (Ai Romani, 1,19-21).

Carlo Di Pietro