Poichè la Costituzione “Paenitemini” del 1966 di Montini (Paolo VI) e il “Nuovo Diritto Canonico” del 1983 di Wojtyla (Giovanni Paolo II) non possono avere nessun valore giuridico (qui approfondimenti), è ancora in vigore la disciplina osservata sotto il pontificato di Pio XII (secondo i Canoni 1250-1254 del Diritto Canonico pio-benedettino del 1917, modificati dal Decreto dalla Sacra Congregazione dei Riti del 16 settembre 1955 e dalla Sacra Congregazione Concilio del 25 luglio 1957).

L’attuale legge per i fedeli di rito latino è quindi la seguente:

LA LEGGE DEL DIGIUNO obbliga tutti i fedeli che hanno compiuto i 21 anni e non hanno ancora iniziato il 60° anno.

LA LEGGE DELL’ASTINENZA dalla carne obbliga tutti i fedeli a partire dai 7 anni compiuti.

IL DIGIUNO consiste nel fare un solo pasto al giorno e due piccole refezioni nel corso della giornata (i moralisti quantificano in 60 grammi al mattino e 250 grammi alla sera; la refezione serale è sempre di magro).

L’ASTINENZA vieta l’uso della carne, di estratto o brodo di carne, ma non quello delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento di grasso animale.

GIORNI DI ASTINENZA DALLE CARNI:

– tutti i Venerdì dell’anno (tranne se vi cade una festa di precetto, ma questo vale solo al di fuori della Quaresima).

GIORNI DI ASTINENZA E DI DIGIUNO:

– Mercoledì delle Ceneri;

– ogni Venerdì e Sabato di Quaresima;

– il Mercoledì, il Venerdì e il Sabato delle Quattro Tempora;

– le Vigilie di Natale (24 Dicembre), di Pentecoste, dell’Immacolata (7 dicembre), d’Ognissanti (31 Ottobre).

GIORNI DI SOLO DIGIUNO SENZA ASTINENZA:

– tutti gli altri giorni feriali di Quaresima (le Domeniche non c’è digiuno).

POSSONO NON PRATICARE L’ASTINENZA:

– i poveri che ricevono carne in elemosina e non hanno altro da mangiare;

– gli infermi, i convalescenti, i deboli di stomaco, le donne che allattano, le donne incinte se deboli;

– gli operai che fanno lavori più pesanti quotidianamente;

– mogli, figli, servi, tutti coloro che esercitano in servizio essendovi costretti, e che non possono avere altro cibo sufficientemente nutriente.

POSSONO NON PRATICARE IL DIGIUNO:

– coloro che digiunerebbero con grave incomodo: ammalati, convalescenti, deboli di nervi, donne che allattano o incinte;

– poveri che hanno già poco cibo a disposizione;

– coloro che esercitano un lavoro che è moralmente e ordinariamente incompatibile con il digiuno (esempio: lavori pesanti);

– coloro che fanno un lavoro intellettuale molto faticoso (esempio: studenti sotto esami);

– chi deve fare un lungo e faticoso viaggio; per un maggiore bene o per un’opera di pietà più grande, se questa è moralmente incompatibile con il digiuno (esempio: assistenza ai malati).

Fonte Istituto Mater Boni Consilii

Per ulteriori chiarimenti inviare una mail

Dal Catechismo del Santo Pontefice Pio X.

469. Oltre i comandamenti di Dio, che altro dobbiamo noi osservare? Oltre i comandamenti di Dio noi dobbiamo osservare i precetti della Chiesa. 470. Siamo noi obbligati ad obbedire alla Chiesa? Senza dubbio siamo obbligati ad obbedire alla Chiesa, perché Gesù Cristo medesimo lo comanda, e perché i precetti della Chiesa aiutano ad osservare i comandamenti di Dio. 471. Quando comincia l'obbligo di osservare i precetti della Chiesa? L'obbligo di osservare i precetti della Chiesa generalmente incomincia dall'uso di ragione. 472. È peccato trasgredire un precetto della Chiesa? Il trasgredire avvertitamente un precetto della Chiesa in materia grave è peccato mortale...

483. Che cosa ci ordina il secondo precetto della Chiesa con le parole: Digiunare i giorni comandati? Il secondo precetto della Chiesa con le parole: Digiunare i giorni comandati, ci ordina di osservare il digiuno: - nella Quaresima; - in alcuni giorni dell'Avvento, dove ciò è prescritto; - nelle quattro tempora; - in alcune vigilie. 484. In che consiste il digiuno? Il digiuno consiste nel fare un solo pasto al giorno e nell' astenersi dai cibi vietati. 485. Nei giorni di digiuno, si può fare la sera una piccola refezione? Per condiscendenza della Chiesa si può, nei giorni di digiuno, fare un po' di refezione alla sera. 486. A che serve il digiuno? Il digiuno serve a meglio disporci all'orazione, a fare penitenza dei peccati commessi e preservarci dal commetterne dei nuovi. 487. Chi è obbligato al digiuno? Al digiuno sono obbligati tutti i cristiani, che hanno compiuto ventun anno e che non sono o dispensati o scusati da legittimo impedimento. 488. Quelli che non hanno l'obbligo del digiuno sono affatto esenti dalla mortificazione? Quelli che non hanno l'obbligo del digiuno non sono affatto esenti dalla mortificazione, perché siamo tutti obbligati a fare penitenza. 489. Per qual fine è stata istituita la Quaresima? La Quaresima è stata istituita per imitare in qualche modo il rigoroso digiuno di quaranta giorni che Gesù Cristo fece nel deserto, e per prepararci col mezzo della penitenza a celebrare santamente la Pasqua. 490. Per qual fine è stato istituito il digiuno dell'Avvento? Il digiuno dell'Avvento è stato istituito per disporci a celebrare santamente il Natale di N. S. Gesù Cristo. 491. Per qual fine è stato istituito il digiuno delle quattro tempora? Il digiuno delle quattro tempora, è stato istituito per consacrare ogni stagione dell'anno con la penitenza di alcuni giorni; per domandare a Dio la conservazione dei frutti della terra; per ringraziarlo dei frutti già dati, e per pregarlo di dare alla sua Chiesa dei buoni ministri, dei quali si fa l'ordinazione nei sabati delle quattro tempora. 492. Per qual fine é stato istituito il digiuno delle vigilie? Il digiuno delle vigilie è stato istituito per prepararci a celebrare santamente le feste principali. 493. Che cosa ci è proibito nel venerdì e nel sabato non dispensato? Nel venerdì e nel sabato non dispensato, ci è proibito il mangiar carne, eccettuato il caso di necessità. 494. Perché la Chiesa ha voluto che ci asteniamo dal mangiar carne in questi giorni? Acciocché facciamo penitenza in ogni settimana, e massime il venerdì in onore della Passione, ed il sabato in memoria della sepoltura di Gesù Cristo, e in onore di Maria SSma.