Siamo lieti di poter offrire ai Rev. Sacerdoti la traduzione italiana di questo opuscoletto. L’Autore ha trasfuso nell’operetta l’amore grande alla Madonna ed Ella è stata regale nel contraccambio rendendo ogni pagina espressione della sua tenerezza per i Sacerdoti. Nella prefazione all’edizione francese, Mons. Jules Girard, Vicario Apostolico, scrive: «Sacerdoti di Cristo rivolgetevi alla Vergine. Ella sarà per voi ciò che fu per i primi Apostoli: modello e sorgente di vita sacerdotale, modello di rassegnazione nelle prove della vita, conforto nelle difficoltà, consolazione nelle pene, luce nei vostri dubbi, e in fine canale di tutte le grazie necessarie per essere alter Christus, Sacerdote secondo il suo Cuore, poiché Gesù l’ha costituita dispensatrice di tutte le grazie». E' l’augurio che formuliamo presentando l’operetta ai Sacerdoti italiani: a Gesù per Maria, con l’abbandono dei piccoli nelle braccia materne.

L’Opera della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo. Imprimatur 1948.

Per scaricare il libro in PDF ocr cliccare qui. Per inviare una donazione a Sursum Corda Cliccare qui. «Nessuno al mondo vorrà mai ammettere di essere avaro! Tutti negano di essere contagiati da questo tarlo che inaridisce il cuore. Chi adduce a scusa il pesante fardello dei figli, chi la necessità di crearsi una posizione solida... Quelli poi che sono avari più degli altri, non ammetteranno mai di esserlo, e il bello è che, in coscienza, sono proprio convinti di non esserlo! L’avarizia è una febbre maligna, che più è forte e bruciante e più rende insensibili» (San Francesco di Sales, «Filotea»).

Regina Cleri

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Per scaricare il libro in PDF ocr cliccare qui. Per inviare una donazione a Sursum Corda Cliccare qui. «Nessuno al mondo vorrà mai ammettere di essere avaro! Tutti negano di essere contagiati da questo tarlo che inaridisce il cuore. Chi adduce a scusa il pesante fardello dei figli, chi la necessità di crearsi una posizione solida... Quelli poi che sono avari più degli altri, non ammetteranno mai di esserlo, e il bello è che, in coscienza, sono proprio convinti di non esserlo! L’avarizia è una febbre maligna, che più è forte e bruciante e più rende insensibili» (San Francesco di Sales, «Filotea»).