Tendenza «all’unità ed alla pace, che però - pur di realizzarla - sacrifica in tutto o in parte la verità; per cui si contenta di una concordia piuttosto umana, formale, animata da un amore che non è partecipato dallo “Spirito di Verità” procedente dal Padre e mandato dal Cristo (cf. Gv. 16, 12-15)». Questa è parte della definizione che il Dizionario del Cristianesimo del compianto padre Zoffoli (Sinopsis, 1992) ci restituisce alla pagina 269. A noi non soddisfa, dunque annotiamo dal Denzinger (n° 3880) la seguente condanna della Chiesa (Pio XII in Humani Generis, Enciclica già pubblicata sul n° 26 di Sursum Corda): «Si nota poi un altro pericolo, e tanto più grave, perché si copre maggiormente con l’apparenza della virtù. Molti, deplorando la discordia e la confusione che regna nelle menti umane, mossi da uno zelo imprudente e spinti da uno slancio e da un grande desiderio di rompere i confini con cui sono fra loro divisi i buoni e gli onesti; essi abbracciano perciò una specie di “irenismo” che, omesse le questioni che dividono gli uomini, non cerca solamente di ricacciare, con unità di forze, l’irrompente ateismo, ma anche di conciliare le opposte posizioni nel campo stesso dogmatico. [...] Se essi non avessero altro intento che quello di rendere, con qualche innovazione, la scienza ecclesiastica e il suo metodo più adatti alle odierne condizioni e necessità, non ci sarebbe quasi motivo di temere; ma alcuni, infuocati da un imprudente “irenismo”, sembrano ritenere un ostacolo al ristabilimento dell’unità fraterna, quanto si fonda sulle leggi e sui principî stessi dati da Cristo e sulle istituzioni da Lui fondate, o quanto costituisce la difesa e il sostegno dell’integrità della fede, crollate le quali, tutto viene sì unificato, ma soltanto nella comune rovina». Anche il Sant’Uffizio si pronunciava il 20 dicembre 1949: «Si deve infatti evitare che, per uno spirito, chiamato oggi “irenico”, l’insegnamento cattolico (si tratti di dogma o di verità connesse col dogma) venga talmente conformato o accomodato con le dottrine dei dissidenti (e ciò col pretesto dello studio comparato e per il vano desiderio dell’assimilazione progressiva delle differenti professioni di fede) che ne abbia a soffrire la purezza della dottrina cattolica e ne venga oscurato il senso genuino e certo». L’Irenismo d’oggi è proprio questo «spirito» diabolico condannato dalla Chiesa, già molto avanti, prodromo della cosiddetta Religione unica globale, ovvero dell’Irreligione totalitarista della Setta «del male e dell’errore» (cf. Humanum Genus, Leone XIII, 1884).

A cura di CdP