Che cos’è la Sacra Scrittura? Ci dicono sant’Atanasio e sant’Agostino, che sant’Antonio chiamava la Sacra Scrittura «una lettera in­viata dal cielo agli uomini». Non diversamente si esprime san Gregorio Magno, che la chiama «un’epistola dell’Onnipotente alla sua creatura». E infatti, dice san Cipriano, «lo Spirito Santo è colui che dettò e scrisse la Sacra Scrittura; i Profeti (gli Evangelisti, gli Apostoli) non erano che la mano, o meglio, la penna che vergava quello che lo Spirito Santo dettava». Che cosa è il Vangelo? È il libro di Gesù Cristo; la filosofia di Gesù Cristo; la teologia di Gesù Cristo; è la preziosa, la buona novella della redenzione; è la grazia, la salute eterna del genere umano, arrecata al mondo da Gesù e concessa ai credenti. • Differenza fra l’Antica e la Nuova Legge. L’Antico Testamento è il Nuovo Testamento nascosto sotto figura; il Nuovo è l’Antico svelato e dichiarato. «Il Nuovo Testamento, dice san Willibaldo, è in confronto all’Antico, quello che è la luce in confronto dell’ombra, quello che è la verità in confronto della figura, l’anima in confronto del corpo, la vita in confronto di ciò che essa vivifica. Infatti, come il corpo riceve vita dall’anima, così le promesse dell’antico Testamento ricevettero la loro dichiarazione e il loro avveramento dalla verità manifestataci da Gesù Cristo nel Nuovo». La differenza fra l’antica e la nuova legge, consiste, 1° Nel loro promulgatore; quella fu promulgata da Mosè e poi dai Profeti; questa fu dettata da Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo... 2° L’antica è meno perfetta della nuova... 3° L’antica non è che un’ombra della nuova; il Vangelo è la verità nel suo chiarore... 4° La prima era legge di timore, la seconda è legge di amore... 5° La legge prometteva beni terreni e perituri; il Vangelo promette la grazia, il cielo e vi ci conduce... 6° La legge era giogo pesante e grave; il Vangelo è giogo dolce e leggero... 7° La legge era la via verso Gesù e il Vangelo; il Vangelo e Gesù Cristo sono il termine della legge (Rom., X, 4)... 8° La legge fu data ai soli Giudei; il Vangelo, a tutte le nazioni... 9° La legge era temporanea; il Vangelo durerà in eterno... 10° Quella era imperfetta; questo è perfetto, sia in ordine al dogma, sia in ordine alla morale... 11° L’antica legge era come una legge di schiavitù; la nuova è legge di libertà, di beneficenza universale, di carità... 12° La legge imponeva solamente dei comandi e non oltrepassava ciò che è conforme alla natura; il Vangelo dà precetti e consigli, insegna e insinua cose soprannaturali e divine... 13° La legge propone all’intelligenza il precetto puro e semplice; il Vangelo offre la grazia insieme con i precetti e i consigli, affinché si adempiano e gli uni e gli altri... 14° La legge non ha fatto nessun apostolo; il Vangelo ne ha prodotto moltissimi... • Necessità della Scrittura o della Rivelazione.  «Oltre gli insegnamenti della filosofia, è necessaria, dice san Tommaso, alla sa­lute del genere umano, una certa dottrina insegnata da Dio» (Summa Theologiae, p. 1, q. 1, a. 1). Quest’insegnamento o rivelazione è necessaria per conoscere le cose che superano l’intelletto umano e le forze della natura. La rivelazione è anche necessaria, dice lo stesso Dottore, nelle cose stesse che la filosofia può scoprire con la luce naturale; poiché queste verità intravvedute dalla filosofia non si manifestano che ad un piccolo numero di uomini e solo dopo lunghi studi, e non mai scevre affatto di errori. Ci necessita, dunque, una verità rivelata che diriga la filosofia, corregga gli errori e sia facilmente conosciuta da tutti, in modo positivo e certo. Ora, per questo, non è sufficiente la luce naturale.

I Tesori di Cornelio Alapide.