Commentando il passo dell’Evangelista san Giovanni, dove si narra del soldato romano che con una lancia trafisse il costato di Gesù morto in croce, il pensatore di Ippona immagina di salire su un alto monte, alla ricerca di una pura e fresca sorgente. Sul monte Calvario, dalla fonte del Cuore di Cristo, scaturisce l’acqua santificatrice «senza la quale non si può aver accesso alla vita». Sono i Sacramenti, che ci conferiscono la grazia, applicandoci i frutti della Passione: «chi beve di quest’acqua non avrà più sete», ma avrà la vita eterna. In tutto questo volumetto noi abbiamo fatto squillare una nota soltanto: la nostra divinizzazione. I Sacramenti sono il mezzo col quale possiamo e dobbiamo acquistare (se non l’abbiamo o se l’abbiamo perduta) ed accrescere (se già ne siamo in possesso) la grazia che divinizza la nostra anima.

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