Il padre Dula, discepolo del padre Bessarione, raccontava: «Un giorno, mentre camminavo lungo la riva del mare, ebbi sete, e dissi al padre Bessarione: - Padre, ho molta sete. Dopo aver pregato, l’anziano mi disse: - Bevi acqua del mare. L‘acqua divenne dolce e ne bevvi. Ne attinsi anche con un vaso, temendo che mi venisse ancora sete, ma l’anziano, vedendo ciò, mi dice: - Perché ne attingi? - Perdonami, gli dico, non vorrei che mi venisse ancora sete lontano da qui. Ed egli a me: - Dio è qui e Dio è dappertutto» (137c-140a; PJ XIX, 1). Raccontava: «Un’altra volta, trovandosi in necessità, fece una preghiera, attraversò a piedi il fiume Crisoroa e passò all’altra riva. Stupefatto, mi inchinai davanti a lui dicendo: - Che sensazione provavi ai piedi, camminando sull’acqua? - Fino ai talloni sentivo l’acqua, disse l’anziano, ma per il resto era come terra ferma» (PJ XIX, 2). «Un’altra volta, mentre ci recavamo insieme da un anziano, il sole giunse al tramonto. Il padre pregò dicendo: -Ti supplico, Signore, si fermi il sole (cf. Gs. 10, 12), finché io non arrivi dal tuo servo. E così avvenne» (PJ XIX, 3). Tratto da Op. cit., edizione Città Nuova, 1999.

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