Sono proprio belle le miracolose visioni che ebbero in sogno quelle donne fortunate che partorirono al mondo ed al cielo Chiara d’Assisi, Domenico di Gusman, Bernardo di Chiaravalle ed Andrea Corsini. La madre di Chiara vide in sogno ch’ella stava per partorire una luce da inondarne tutta la terra. Ed invero Santa Chiara, “figlia primogenita” di San Francesco, illuminò tutto il mondo collo splendore delle sue virtù tanto portentose. La madre di San Domenico, invece, vide che stava per partorire un cagnolino, il quale teneva in bocca una face e fuggendo l’andava recando ovunque. Non fu una face divina di scienza, di civiltà e di religione quel San Domenico, il quale nel secolo decimoterzo sconfisse tanti eretici e ravvivò in tanti cristiani lo spirito della più perfetta devozione? [face = fiaccola]. Ma vediamo un po’ quel che accadde alla madre di San Bernardo. Un mattino ella si leva tutta paurosa e va a raccontare ad un santo claustrale ciò che la notte le è avvenuto. «Io ho inteso, dice, dentro le mie viscere distintamente l’abbaiare d’ un cagnolino. Non comprendo nulla di tutto questo mistero e temo che Iddio voglia mandarmi qualche grande sventura». «No, figliuola, risponde affabilmente il claustrale, non temere: l’abbaiare del cagnolino significa che dal tuo seno deve venire un gran Santo, il quale dovrà garrire e spaventare colla sua voce potente tanti nemici della fede cattolica e dovrà tenere lontani dall’ovile di Gesù Cristo i lupi che vorrebbero divorare le anime comprate a prezzo d’un sangue divino». Chi ha letto la vita di San Bernardo conosce se il claustrale abbia detto bene. E alla madre di Sant’Andrea Corsini qual visione apparve in sogno? Ecco qui la visione. Parve a quella donna che dalle sue viscere uscisse un lupo, il quale poi entrando in una chiesa dedicata a Maria veniva subito mutato in agnello. Quel Sant’Andrea difatti nella sua gioventù fu uno scapestrato. Un giorno arrivò al segno di percuotere la madre! La povera donna, allora, cominciò a dire al figlio: «La visione che ebbi, pochi giorni prima di darti a luce, fu purtroppo vera. Io vedevo di partorire un lupo, e tu ora tale ti mostri, specie con me, che sono la tua madre affettuosissima. Però bada che io e tuo padre, appena venisti battezzato, ti votammo alla Madonna. Tu sei della Madonna, intendi?». Andrea ascoltò la madre a capo chino e, quando ebbe finito di dire, le baciò le mani ed andò subito nella chiesa dei Carmelitani a piangere i suoi trascorsi dinanzi all’altare della Madonna. Non uscì più da quella chiesa: domandò con molte lacrime l’abito dei Carmelitani, e così venne mutato da lupo in agnello. Che le madri cristiane una volta conoscano la loro dignità sublime. Iddio, e lo diciamo con animo sicuro, ha bisogno di loro. Dalle braccia delle madri il Signore prende i ministri della sua Chiesa, coloro che colla penna, colla parola e coll’esempio difendono la verità dell’Evangelo. Dalle braccia delle madri Iddio prende i suoi Santi. [N° 78, da Racconti Miracolosi, P. Giacinto da Belmonte, 1887, Vol. II, pagine 261-263].

A cura di Carlo Di Pietro

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