All’epoca di San Bernardino l’Italia tutta era messa in convulsione di morte dalle gare e dalle inimicizie più accanite. Quel Santo volava di città in città e di regione in regione per spegnere quelle maledette inimicizie, per far cessare quelle gare, per ridurre in pace gli individui e le famiglie. A Perugia una volta aveva predicato della pace per quattro giorni di seguito e la sua grand’eloquenza aveva commosso tutta la città. Sul finire della quarta predica disse solennemente agli uditori cosi: «Orsù, tutti coloro che vogliono fare la pace si collochino a destra, e a sinistra tutti coloro che non la vogliono fare». Successe uno spettacolo commoventissimo: tutti quelli che erano nella chiesa corsero alla destra. Ma proprio tutti? No: un solo giovane se ne volle rimanere alla sinistra. Quel giovane era di nobile casato e meditava vendetta contro un suo nemico. Il Santo dal pulpito lo guardò pietosamente, poi lo pregò di farsi cogli altri alla destra, poi gli diresse avvertimenti paterni, poi gli minacciò i castighi di Dio. Non s’ottenne nulla: il giovane, duro ed ostinato, rimase alla sinistra. Così finì il discorso e ognuno piangendo di consolazione prese la via della propria casa, e il giovane con gli altri. Arrivato alla soglia del palazzo, il disgraziato giovane cadde colpito come da un fulmine: già era cadavere! - È un solenne ammonimento per quelli che vogliono covare nel cuore il veleno delle inimicizie, e per quelli ancora che disprezzano la parola dei predicatori. [N° 86, da Racconti Miracolosi, P. Giacinto da Belmonte, 1887, Vol. II, pagine 77-78].

A cura di Carlo Di Pietro

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