+ Rallegrati del frutto della tua dedizione ai fratelli, o Giovanni di Matha! Il Redentore del mondo ravvisa in te una delle sue più fedeli immagini e si compiace nell'onorare al cospetto di tutta la corte celeste i segni di rassomiglianza che avesti con lui. Ora tocca a noi viatori seguire le tue orme, se vogliamo raggiungere la medesima meta. Vi ci condurrà la carità fraterna, perché sappiamo che le opere ch'essa ispira hanno la virtù di strappare anime al peccato. Tu la comprendesti così com'è nel cuore di Dio che ama le anime più dei corpi, ma che non disdegna di sovvenire ai bisogni di questi. Mosso dai pericoli che correvano tante anime esposte all'apostasia, tu accorresti in loro aiuto, e facesti loro comprendere tutta la preziosità d'una religione che suscita tali eroismi. Hai provate le sofferenze dei loro corpi e con la tua mano hai spezzato le catene sotto il cui peso essi languivano. Insegnaci sempre ad imitare tali esempi. Fa' che i pericoli cui sono esposte le anime dei nostri fratelli non ci trovino più insensibili, e che possiamo comprendere la parola dell'Apostolo san Giacomo: "Chi richiama un peccatore dal suo traviamento salverà l'anima di lui dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati". Rendici anche partecipi di quella tenera compassione che ci farà più generosi e solleciti nel sollevare i mali che i nostri fratelli soffrono nei loro corpi, e che molte volte sono per essi occasione di bestemmiare Dio e la sua Provvidenza. Liberatore degli uomini, ricordati in questi giorni di tutti quelli che gemono per il peccato sotto la schiavitù di Satana, di quelli soprattutto che, ebbri delle mondane illusioni, non sentono più il peso delle loro catene e dormono tranquillamente nella loro condizione di schiavi. Convertili al Signore loro Dio, affinché riacquistino la vera libertà. Proteggi infine i validi superstiti dell'Ordine che fondasti, affinché l'oggetto cui si consacrarono in origine possa ancora servire ai bisogni della società cristiana. Così sia. +

[8 febbraio, San Giovanni di Matha (Faucon-de-Barcelonnette, 23 giugno 1154 - Roma, 17 dicembre 1213). San Giovanni di Matha, Prete e Confessore, che fu Fondatore dell’Ordine della Santissima Trinità per la redenzione degli schiavi, e si riposò nel Signore il diciassette Dicembre. Dal Martirologio Romano. Giovanni di Matha nacque in Provenza nel 1160. Fu ordinato sacerdote a Parigi, dove coltivò i suoi studi. Celebrando la prima Messa ebbe una visione che gli fece comprendere che era destinato a riscattare gli schiavi dalle mani degl'infedeli. Si ritirò in solitudine per tre anni con Felice di Valois; poi entrambi andarono a chiedere al Papa d'istituire un nuovo ordine per la liberazione degli schiavi. Il nuovo Istituto fu approvato da Innocenzo III il 2 febbraio 1198. Ritornati in Francia, i due fondatori costruirono il primo monastero a Cerfroid, nella diocesi di Meaux, dove rimase San Felice a governarlo. San Giovanni fondò ospizi e riscattò molti schiavi. Stanco delle fatiche e tutto infiammato del più grande amor di Dio e del prossimo, morì a Roma l'8 gennaio 1213. Di dom Prosper Guéranger].