+ O Pietro, noi salutiamo la gloriosa tomba in cui sei disceso! Soprattutto a noi, infatti, figli di quell’Occidente che tu hai voluto scegliere, spetta celebrare nell’amore e nella fede le glorie di questo giorno. È su te che dobbiamo costruire, poiché vogliamo essere gli abitanti della città santa. Seguiremo il consiglio del Signore (Mt. 7, 24-27), costruendo sulla roccia le nostre case di quaggiù, perché resistano alla tempesta e possano diventare una dimora eterna. O come più viva è la nostra riconoscenza per te, che ti degni di sostenerci così, in questo secolo insensato che, pretendendo di costruire nuovamente l’edificio sociale, volle stabilirlo sulla mobile sabbia delle opinioni umane, e che ha saputo moltiplicare soltanto i crolli e le rovine! La pietra che i moderni architetti hanno rigettata, è forse meno perciò la pietra angolare? E la sua virtù non appare forse appunto nel fatto che, rigettandola, è contro di essa che urtano e s’infrangono? (I Piet. 2, 6-8). O Dio, che hai santificato questo giorno col martirio degli Apostoli Pietro e Paolo, concedi alla tua Chiesa di seguire in tutto l’insegnamento di questi due fondatori della nostra religione. Così sia. +

[29 giugno, Santi Pietro e Paolo Apostoli. A Roma il natale dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, i quali pati­rono nello stesso anno e nello stesso giorno, sotto Nerone Imperatore. Il primo di questi, nella medesima Città, crocifisso col capo rivolto verso la terra, e sepolto nel Vaticano presso la via Trion­fale, è celebrato con venerazione di tutto il mondo; l’altro decapitato e sepolto sulla via Ostiense, e venerato con pari onore. Dal Martirologio Romano. Preghiera di dom Prosper Guéranger]