+ La vittoria che trionfa del mondo è la nostra fede (I Gv. 5, 4). L'hai dimostrato a tua volta anche tu che fosti il grande trionfatore del secolo in cui il Figlio dell'Uomo ti scelse per risollevare il suo stendardo umiliato davanti a quello di Babele. Contro i battaglioni sempre più nutriti dei ribelli, tu fosti per lungo tempo quasi solo, lasciando al Dio degli eserciti la cura di scegliere la sua ora per metterti alle prese con le coorti di Satana, come l'aveva scelta per ritrarti dalla milizia degli uomini. Il mondo, messo allora a conoscenza dei tuoi disegni, ne avrebbe avuto solo un motivo di riso; eppure fu un momento solenne per la storia del mondo quello in cui, pari nella tua fiducia ai più insigni condottieri che radunano i loro eserciti, davi ordine ai tuoi nove compagni di raggiungere a tre a tre la Città santa. Quali risultati nei quindici anni in cui quella truppa scelta, reclutata dallo Spirito Santo, ti ebbe a capo come primo Generale! L'eresia scacciata dall'Italia, coperta di confusione a Trento, domata dovunque, immobilizzata fin nel suo stesso focolaio; immense conquiste su terre nuove che riparavano le perdite subite nel nostro Occidente; la Chiesa stessa che riacquistava la sua giovanile bellezza, risollevata nel popolo e nei pastori, garantita per i suoi figli una educazione rispondente al loro celeste destino: infine, su tutta la linea dove aveva imprudentemente gridato vittoria, Satana che ruggiva, domato nuovamente da quel nome di Gesù che fa piegare ogni ginocchio in cielo, in terra e nell'inferno (Filipp. 2, 10)! Quale gloria per te, o Ignazio, avrebbe mai uguagliato questa negli eserciti dei re della terra? [Fate di noi, o glorioso Sant’Ignazio, dei fulgidi soldati sotto lo stendardo della Regalità sociale di Nostro Signore Gesù Cristo]. Così sia. +

[31 luglio, Sant’Ignazio di Loyola, Confessore (Azpeitia, 1491 – Roma, 31 luglio 1556). A Roma il natale di Sant’Ignazio, Sacerdote e Confessore, Fondatore della Compagnia di Gesù, uomo illustre per santità e per miracoli, e zelantissimo nel dilatare ovunque la religione cattolica: dal Sommo Pontefice Pio undecimo fu dichiarato Patrono celeste di tutti gli Esercizi spirituali. Dal Martirologio Romano. Preghiera di dom Prosper Guéranger].