+ O gloriosa Santa Cecilia, che non contenta di consacrare al Signore con voto irrevocabile la vostra verginità, la preservaste ancor da ogni macchia coi più penosi esercizi dell'esterior penitenza, e ne inspiraste l'amore a quel Valeriano che vi ambiva in isposa, ottenete a noi tutti la grazia di custodire gelosamente una virtù così bella, e di affezionarci colla nostra modestia tutti quanti i nostri fratelli. Gloria ...

O gloriosa Santa Cecilia, che colla saviezza dei vostri discorsi sapeste convertire alla fede, non solo il vostro sposo Valeriano e il suo fratello Tiburzio, ma ancora un gran numero di persone che tosto divennero emulatrici delle vostre virtù. Ottenete a noi tutti la grazia di cooperare nel miglior modo alla salvezza delle altrui anime, mentre attendiamo con ogni premura alla santificazione della nostra. Gloria ...

O gloriosa Santa Cecilia, che foste da Dio contraddistinta coi più singolari favori, restando cioè sempre illesa tra le fiamme che vi circondavano da ogni parte e soppravvivendo per ben tre giorni alle mortali ferite che nel virgineo vostro collo vi fece il ministro della giustizia, per quell'eroismo con cui affrontaste così crudeli supplizii, e per quella serenità con cui chiudeste i vostri occhi al sonno della morte, ottenete a noi tutti la grazia di vivere sempre rassegnati fra le traversie della terra per passare colla pace dei giusti alle delizie del cielo. Gloria ...

Così sia. +

[22 novembre. Santa Cecilia, Vergine e Martire, la quale, imporporata del proprio sangue, passò allo Sposo celeste il sedici Settembre. Dal Martirologio Romano. Martirizzata sotto Alessandro Severo. Tentarono invano di bruciarla rinchiusa nel suo bagno per un giorno intero. Uscita illesa, il suo odioso carnefice le inviò un boia che la colpì ripetutamente per decapitarla. Sopravvisse e finalmente ricevette la palma del martirio tre giorni dopo].