+ O Sposa del Re dei Re, Vittoria, volgi dal cielo il tuo sguardo: contro di noi insorgono i nemici, tu dacci forza contro di essi. Tu che accendesti il lume della fede nel popolo di Trebula, non permettere che l'errore ci tragga dalla via della verità. Tu che in questa valle di pianto stringesti a te d'intorno un coro di vergini con la speranza dell'eterna felicità, fa che il nemico non ci impedisca di raggiungere il premio promesso. Tu che il cuore acceso di carità avesti squarciato da una ferita di divino amore, non permettere che la spada ci separi dall'amore di Dio. Cadano le grandezze del mondo e siano calpestate le sue vanità come passò l'empia persecuzione che recise il tuo corpo. Concedi che l'altare e il trono siano ancora onorati, pei meriti del tuo trionfo e della tua immacolata purezza. Reggano il mondo il Sacerdozio cattolico e la civile autorità e tutti siano stretti nel sacro vincolo della pace. O Dio, Uno nella divina Natura e trino nelle Persone, concedi le grazie che ti chiediamo per l'intercessione di Vittoria. Così sia. +

+ Règum supremi Principis Sponsa, et Sionne respice in nostra fortes irruunt da dexteram Victoria. Quae Trebulensi coetui lumen dedisti fidei non trahat error impetra de veritatis semita. Quae in valle fletus virgines spe sociasti gaudii non reddat hostis invoca promissionis anxios. Quae charitate saucia Cor icta divo es vulnere, non ensis ora separet a Summi amore Numinis. Cadunt superba saeculi, et conterantur culmina ut cecidere hostilia quae te necarunt proelia. Et novo, dona, ut emicent ara tronusque lumine, tui triumphi meritis tuique amictus candidi. Omnis Sacerdos lateri et Caesar orbis imperent nectat et omnes unicum pacis supernae vinculum. Praesta, beata Trinitas; concede, simplex unitas, quae poscimus Victoria Te deprecante munera. Tibi Patrique canticum Sanctoque da Paraclito Celesti in aula dicere per omne semper saeculum. Amen. +

[Preghiera tratta dal sito SUL MATENANO. 23 dicembre, Santa Vittoria, Vergine e Martire. A Roma Santa Vittoria, Vergine e Martire, la quale, nella persecuzione dell’Imperatore Decio, essendo promessa sposa del pagano Eugenio, e non volendo maritarsi né sacrificare agli idoli, dopo avere operato molti miracoli, coi quali aveva guadagnato a Dio moltissime Vergini, dal carnefice fu percossa con la spada nel cuore, ad istanza dello sposo di lei. Dal Martirologio Romano].