+ Per quell’eroismo tutto singolare con cui perseveraste per poco meno di un secolo fino all’estremo respiro nella penitenza la più austera e nell’orazione la più fervorosa. Per quei lumi particolari onde foste favorito dal cielo, allorché chiamaste per nome e assicuraste della prossima vostra morte il non mai da voi veduto anacoreta Sant'Antonio, che venne ad ammirare in voi un nuovo Elia, un nuovo Battista, un nuovo Paolo rapito in Paradiso. Finalmente per quella gloria tutta nuova che voi aveste, non solo nell’anima elevata subito al cielo, ma ancor nel corpo a cui i leoni medesimi scavarono pietosamente la sepoltura, e cui i più temuti padroni della Grecia e dell’Italia trasferirono con pompa solenne nelle loro metropoli: ottenete a noi tutti, o glorioso San Paolo, di tenerci sempre perseveranti nel cammino della pietà e della mortificazione, onde meritarci dal divino Rimuneratore le più elette benedizioni qui sulla terra e il più sollecito possedimento della gloria eterna nel cielo. Così sia. +

[15 gennaio, San Paolo Eremita, Confessore. San Paolo, primo Eremita, Confessore, che fu trasportato fra le schiere dei beati il dieci del corrente mese. Dal Martirologio Romano].