+ Dal seggio di gloria celeste, che col divino aiuto ti sei guadagnato sopportando con intrepido coraggio e sovrumana fortezza i tormenti e le pene del martirio, rivolgi, o invitto San Secondo, uno sguardo pietoso verso i tuoi devoti, che prostrati ai piedi del sacro altare invocano il tuo possente patrocinio e fa scendere copiose su di noi tutti le più elette benedizioni del cielo.  Tu vedi, o nostro protettore, quanto grandi siano i bisogni di noi meschini, che ci troviamo tuttora in mezzo ai pericoli, alla lotta ed alle difficoltà della vita, tu ottienici tutte le grazie spirituali e temporali di cui abbiamo più urgente necessità. In modo particolare fa che aleggi in mezzo a noi lo spirito di fede e di cristiana virtù, di cui fosti luminoso esempio. I genitori si prendano a cuore la cristiana educazione della loro figliolanza. La gioventù cresca morigerata, pia e rispettosa verso i genitori e i superiori. Tutti siamo solleciti a compiere i nostri doveri religiosi e quelli del nostro stato particolare. Sia bandita dalle nostre famiglie la discordia, la bestemmia, il turpiloquio, la mormorazione, la profanazione del giorno festivo, ed in loro vece regnino sovrano la pietà, il buon costume, la concordia, la carità, la santificazione delle feste e con esse la prosperità e la pace. Benedici, inclito San Secondo a noi, alle nostre famiglie, alla nostra parrocchia, alla nostra città, alla patria nostra. Conforta ed aiuta nel loro laborioso ministero i nostri superiori ecclesiastici e fa che noi siamo sempre docili ai loro comandi ed alle loro esortazioni. Benedici alle opere di fede e di carità, che fioriscono in mezzo a noi, e fa che esse si rinvigoriscano e si diffondano ognora più a gloria di Dio e a bene del prossimo. Richiama, o nostro celeste Patrono, i traviati sulla retta via, riscalda i tiepidi, scuoti gl'indifferenti, conferma i giusti. Allontana da noi la peste delle società segrete, della stampa malvagia, de' divertimenti illeciti, delle cattive compagnie, del rispetto umano. Bandisci da noi ogni pericolo di anima e di corpo. Lenisci le pene agli infermi, conforta gli ammalati, assisti i moribondi e nessuno di noi passi da questa all'altra vita senza ricevere i conforti religiosi. Riunisci noi tutti in un solo pensiero, in un solo cuore all’ombra della croce, affinché col tuo patrocinio e sotto la guida dei nostri spirituali pastori possiamo professare con santa franchezza, indomino coraggio e fortezza invincibile, gl’insegnamenti e le pratiche della cattolica religione, sicché dopo una vita divota e virtuosa ci sia dato di pervenire alla celeste beatitudine ed in tua compagnia lodare, adorare ed esaltare la misericordia di Dio per tutta l’eternità. Così sia. +

[26 agosto, Arcidiocesi di Torino: San Secondo Martire, principale patrono minore della Città. Dalla bacheca Facebook di don Ugo Carandino].