Amico, forse davanti alla rovina delle nostre città, di fronte alle sofferenze e allo strazio di tante vittime innocenti di questa guerra inumana e crudele, anche sul tuo labbro sarà talvolta affiorata la domanda: —Ma perchè Dio permette tante rovine, perchè non impedisce tanto male e non castiga subito i veri responsabili di questo immane flagello? — È una domanda formidabile che supera la capacità della nostra piccola intelligenza, avvinghiata ai beni materiali, limitata dalla realtà che ci circonda. Permettimi che ti risponda con un fatto storico, capitato tanti anni or sono, ma che continua a rinnovarsi sempre. Forse esso ti insegnerà a non giudicare troppo facilmente la condotta di Dio e accettare con più serena gioia le prove che ti invia, sempre in vista del tuo maggior bene.

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Per inviare una donazione Cliccare qui. «Nessuno al mondo vorrà mai ammettere di essere avaro! Tutti negano di essere contagiati da questo tarlo che inaridisce il cuore. Chi adduce a scusa il pesante fardello dei figli, chi la necessità di crearsi una posizione solida... Quelli poi che sono avari più degli altri, non ammetteranno mai di esserlo, e il bello è che, in coscienza, sono proprio convinti di non esserlo! L’avarizia è una febbre maligna, che più è forte e bruciante e più rende insensibili» (San Francesco di Sales, «Filotea»). Per scaricare il PDF cliccare qui.

Giuseppe, lo schiavo sul Trono

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