Dalla conclusione: Abbiamo dato una sommaria esposizione dell’insegnamento cattolico sulla famiglia. E’ insegnamento evidentemente armonico, equilibrante, imparziale, giacché a tutti attribuisce l'unicuique suum. Rispetta ad un tempo i diritti della famiglia e quelli della Chiesa e dello Stato, i diritti dei padre e i diritti della madre, i diritti dei genitori e quelli della prole. E’ inoltre un insegnamento coerente e granitico, che ha il suo piedistallo sul basalto della sana metafisica e i dommi della Fede. Sebbene anche la dottrina opposta ha pure una qualche coerenza. Se Dio, (come alcuni illogicamente sostengono), non è, o — ciò che vale lo stesso — è una proiezione dell’io, o è naufrago nel baratro dell’inconoscibile; se l’uomo alla sua volta non è che il prodotto manipolato dalla sorda ed inconscia forza dell’evoluzione, l’organizzazione della vita familiare non può incentrarsi che sull’asse del piacere e dell’utile dell’io singolo o dell’io collettivo; donde la giustificazione da una parte di tutte le aberrazioni coniugali, e dall’altra la giustificazione delle enormi ingerenze del potere pubblico nel sacrario della famiglia. In fine l’insegnamento della Chiesa sull’istituto familiare ha un carattere d’inflessibilità coraggiosa. Mentre si tende a menomare e anche ad annullare la famiglia, la Chiesa si è impegnata a fondo a difenderla. Le Encicliche papali, come fortezze inespugnabili, difendono i sacri diritti della famiglia. Anche Pio XII ha elevato con fierezza la sua voce in difesa dei nuclei familiari: «Davanti al nostro sguardo, dice Egli, stanno in dolorosa chiarezza i pericoli che temiamo possano derivare a questa generazione e alle future dal misconoscimento, dalla diminuzione, dalla progressiva abolizione dei diritti proprii della famiglia. Perciò ci leviamo a fermi difensori di tali diritti in piena coscienza del dovere, che c’impone il nostro apostolico ministero» («Summi Pontificatus», 20 ottobre 1935). Questo atteggiamento di vigile difesa esercitata dai Papi sulla famiglia, forma una delle maggiori benemerenze della Chiesa nella storia. Quando, infatti, i Papi difendono la famiglia, tutelano in essa la legge naturale e i diritti innati che sono baluardi del nostro incivilimento. Oggi una lotta gigantesca si è ingaggiata fra i popoli che si disputano il primato. Non crediamo di avventurarci in previsioni profetiche, se affermiamo che il primato sarà di quei popoli, che avranno la famiglia stabile, numerosa, morigerata, religiosa, quale appunto la vuole la dottrina cattolica. (Angelo Brucculeri S.J.)

La velocità di scaricamento delle pagine può variare in base alla connessione internet utilizzata. Per scaricare il PDF del libro cliccare qui. Per inviare una donazione a Sursum Corda cliccare qui. «Nessuno al mondo vorrà mai ammettere di essere avaro! Tutti negano di essere contagiati da questo tarlo che inaridisce il cuore. Chi adduce a scusa il pesante fardello dei figli, chi la necessità di crearsi una posizione solida... Quelli poi che sono avari più degli altri, non ammetteranno mai di esserlo, e il bello è che, in coscienza, sono proprio convinti di non esserlo! L’avarizia è una febbre maligna, che più è forte e bruciante e più rende insensibili» (San Francesco di Sales, «Filotea»).

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