(di Michele Di Pietro) Il poeta latino Orazio la menziona come “Acherontia”,  riportando il nome alla sua origine e significato di “luogo molto alto” dove le aquile amavano nidificare. Altri sostengono che il nome derivi da Akére che in lingua osca indicava un posto elevato. Le mie recenti ricerche, evidenziate in numerosi testi antichi, danno certezza  che il nome di Acerenza derivi dal fiume infernale Acheronte che a sua volta era l’originario nome del fiume Bradano. Ad avvalorare tale ipotesi, riporto quanto descritto in alcuni dei vari libri consultati: 

1) Dal volume “DELLE CITTA’ D’ITALIA” di Cesare Orlandi, tomo primo – Perugia, 1770

 

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a pag. 5 si legge: … 

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(riproduzione del particolare della pag. 5)


 2) Dal volume “Traduction en vers d’Horace” di De Wailly – Parigi, 1817

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a pag. 230, nota (2) si legge: …

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(riproduzione del particolare della pag. 230)

Acheronte, o Acerenza, piccola città ai confini tra la Puglia e la Lucania 


3) Dal volume “Annali critico-diplomatici del regno di Napoli” di P.D. Alessandro Di Meo – Napoli, 1819

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a pag. 348 si legge: …

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(riproduzione del particolare della pag. 348)


4) Dal volume “The Testimony PROFANE ANTIQUITY” di Matthew Bridges – Londra, 1825

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A pag. 67 si legge: (traduzione dei primi quattro righi) Vi era una Acherontia anche in Puglia menzionata come una montagna e, probabilmente così chiamata dal fiume Acheronte che scorreva ai suoi piedi. Nella stessa pagina si evidenzia che c’era una grotta sacra nella quale entrò Ercole e sconfisse il cane Cerbero. Si tratta della stessa caverna (dislocata sotto Acerenza) in cui entrò Telemaco a cercare il padre Ulisse, come descritto nel romanzo francese scritto nel 1698 da François de Salignac de La Mothe – Fénelon -  tal titolo “ LES AVENTURES DE TELEMAQUE, FILS d’ULYSSE”; ma, di quest’ultima ricerca ne parlerò nel successivo capitolo dedicato alla mitologia Acheruntina.


5) Dal volume “HORACIO ESPANOL” di Urbano Campos – 1682

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A pag. 146  - libro III,  sono evidenziati i versi di Orazio “Quicunque celsae nidum Acherontiae” e nel commento in spagnolo: “El nido del alto (nota 8) Acheronte”. Nella nota (8) è puntualizzato: Ciudad pequena de Lucania ( vulgo Basilicata) fundada en la cima de un monte, y por ello llamaTraduzione: piccola città della Lucania (per il volgo Basilicata) costruita sulla sommità di una collina e, pertanto definita nido.


6) Dal volume “Opere inedite” di Pietro Giannone – Torino, 1852 

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a pag. 318 si legge: ....

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(riproduzione del particolare della pag. 318)


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