Un tale disse al padre Giovanni: «Abbiamo tanto penato per il regno dei cieli; lo erediteremo infine?». E l’anziano disse: «Confido di ereditare la Gerusalemme dell’alto iscritta nei cieli. Colui che ha promesso è fedele; perché dovrei dubitare? Sono stato ospitale come Abramo, mite come Mosè, santo come Aronne, paziente come Giobbe, umile come Davide, eremita come Giovanni, contrito come Geremia, dottore come Paolo, fedele come Pietro, saggio come Salomone. E credo come il ladrone che colui che per la sua bontà mi ha donato tutto ciò, mi darà anche il regno dei cieli» (237d-240a).

Tratto da Vita e detti dei Padri del deserto, edizione Città Nuova, 1999. 

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