Nel giorno 25 di marzo la Chiesa celebra la Santissima Annunciazione di Maria Vergine. L’Annunciazione di Maria fu detta da san Lorenzo Giustiniani (Serm. 1, De Ann...). «Il principio della rinnovazione della natura umana, in cui il consenso di Maria compì il gaudio del cielo, realizzò le speranze dei giusti e spaventò i demoni. Quella fu l’opera più grande dell’onnipotenza di Dio, perché l’incarnazione del Verbo fu voluta dal divin Padre per virtù dello Spirito Santo: perciò fu l’opera della Santissima Trinità». Per questo fino dai tempi primitivi della Chiesa i fedeli cominciarono a venerare quel primo istante, in cui il divin Salvatore prese carne nelle viscere di Maria Santissima. Tale devozione crebbe tanto, che nel secolo III san Gregorio taumaturgo ci lasciò tre discorsi sull’Annunciazione di Maria, dichiarandola festa principale della Vergine. Nell’anno 492 detta festa fu inserita nel Sacramentario di san Gregorio Magno. S’ignora però l’anno in cui fu istituita, perché cominciò a celebrarla la Chiesa primitiva, mentre era agitata dalle feroci persecuzioni dei Giudei e dei Pagani. Notiamo che nell’anno 1383 Amedeo VI, conte di Savoia, istituì l’Ordine Equestre della Santissima Annunziata. Nel 1501 il Papa Alessandro VI approvò le regole dell’Ordine monastico delle Annunziate; ed il Papa Giulio II le confermò nel 1506. Il mistero, che si venera in questa festa, è quello riferito da san Luca al capo VI del suo Vangelo. (Note storiche tratte da Houdry- Porra, Prontuario del Predicatore, Volume VI, Discorsi di circostanza, Milano, Libreria Editrice Arcivescovile Giovanni Daverio, Imprimatur 1934, pag. 272).

Prontuario del Predicatore