Spiega sant’Anselmo: i giorni della vita presente sono mali, cioè esposti a mille tentazioni e pericoli dell’eterna salute, onde vi bisogna tutta la cautela per non restarvi perduti. E che significano quelle parole: «Redimentes tempus»; lo spiega sant’Agostino: «Quid est redimere tempus, nisi cum opus est, detrimentum temporalium ad aeterna quaerenda comparare?» (De Hom. 50, Hom. 1.). Dobbiamo vivere solo per adempire la divina volontà con ogni diligenza; e se è necessario, dice, è meglio patire qualche detrimento negli interessi temporali, che trascurare gl’interessi eterni. Prosegue ...
(a cura di CdP)