Mezzi per liberarsi dalla bestemmia. — Mi avete quasi convinto a mettermi di buona volontà per correggermi da questo viziaccio, però dovreste suggerirmi qualche mezzo adatto per riuscirvi più facilmente. Bravo! L’aver buona volontà di riuscirvi è già un pegno di vittoria. Eccoti intanto alcuni mezzi che potrai adoperare con sicurezza di riuscita.

1° Armarsi di una forte volontà e costan­za, chiedendo a Dio la grazia dell’emendazione. 2° Stare sempre in guardia per non la­sciarsi sfuggire dalla bocca nessuna bestem­mia. E dire qualche parola che non offenda Dio: usare cioè dei «surrogati», comesarebbero: - Santa pace! - Corpo d’un can­none! - Perbacco! - Sacripante! - Mondo bir­bone - Orco cane, orca l’oca! ecc. 3° Imporsi qualche penitenza (preghiera, elemosina, mortificazione) ogni volta che sfuggisse una bestemmia. 4° Rinnovare il proponimento ogni mattina, e chiedere perdono a Dio la sera, se per disgrazia nella giornata ci fosse stata qualche ricaduta. 5° Fuggire la compagnia di coloro che bestemmiano, perché si tratta di un male contagioso, che si attacca facilmente.

Ed ora terminiamo la nostra conversa­zione con un episodio riportato dai giornali non molto tempo fa. Un contadino era stato colpito di cancro alla lingua, e per quante cure i medici gli prodigassero, non riuscivano a guarirlo. Anzi un giorno il dottore gli disse chiara­mente: «Buon uomo, il vostro male si pro­paga, e se volete che la vostra vita sia salva, è necessario che vi amputiamo la lingua». A tale annunzio il poveretto rabbrividì, ma, poiché non v’era altro rimedio, disse che era disposto a sottostare alla dolorosa opera­zione. Venuto il giorno e il momento stabilito, il chirurgo disse al bravo contadino:

«Tra pochi istanti voi rimarrete muto, e tale resterete per tutta la vita. Se avete qualche cosa da dire, parlate adesso, perché dopo non parlerete mai più: queste sa­ranno le vostre ultime parole». L’infermo pensò un momento, e poi, con grande edificazione dei circostanti, disse ad alta voce: «Sia lodalo Gesù Cristo!». Oh, come sarebbe bello che queste pa­role fossero anche per te, anche per me e per tutti i cristiani le ultime parole della vita! Facciamo di avere sovente sulle labbra e nel cuore questa bellissima invocazione: «Sia lodato Gesù Cristo! — Sempre sia lodato!»...

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Per inviare una donazione Cliccare qui. «Nessuno al mondo vorrà mai ammettere di essere avaro! Tutti negano di essere contagiati da questo tarlo che inaridisce il cuore. Chi adduce a scusa il pesante fardello dei figli, chi la necessità di crearsi una posizione solida... Quelli poi che sono avari più degli altri, non ammetteranno mai di esserlo, e il bello è che, in coscienza, sono proprio convinti di non esserlo! L’avarizia è una febbre maligna, che più è forte e bruciante e più rende insensibili» (San Francesco di Sales, «Filotea»). Per scaricare il PDF cliccare qui.

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