Quest’ opuscolo, che di nuovo vede ora la luce, fu per la prima volta pubblicato in un giornale francese (La Francia Cristiana; nu. dei 31 marzo e 18 aprile 1821. — Fu tradotto e stampato in Genova nel 1823 presso i Fratelli Pagano) mentre il liberalismo, macchinando nel segreto le tenebrose sue arti, preparava quella luttuosa catastrofe che, scoppiata nel 1830 a Parigi, rovinò la Francia e, minacciando continuamente la stabilità dei troni e la quiete dei popoli, ha gettato nell’incertezza dell'avvenire l'Europa e ve la terrà, finché la mano di Dio, eguagliato il castigo alle colpe, non ricomponga l'ordine turbato. Questo momento avvicinasi: e la Provvidenza, che degli umani disegni si serve a compire gli immutabili suoi decreti, conduce visibilmente gli eccessi del disordine a preparare il trionfo della verità. Se mai vi è stato alcun tempo in cui qualunque sia privo di quel miserabile egoismo che lascia indifferente per il giusto e per l'iniquo, per la speranza e per il timore dell'avvenire, debba alzare fortemente la voce, e parlare al pubblico parole di verità, tale è questo per fermo: giacché le passate e le presenti vicende hanno mirabilmente disposto gli animi ad ascoltarle. Qualche anno fa, quando un’ apparenza di pubblica sicurezza faceva chiudere gli occhi sull'imminente ma nascosto pericolo, non volevasi da troppi por mente a chi accennava le trame de' settarj (della massoneria). L'aspetto della società era gradevole, e pochi giungevano a vedere il cancro corrompitore che serpeggiava per le sue viscere, e ne distruggeva il principio vitale. Alcuni avvertivano di questa piaga; ma il volgo non la credeva, (e il volgo è stato sempre infinitamente maggiore di quel che si pensa): ed essi felici se la noncuranza e l'oblio li salvava dalle cortesi denominazioni di fanatici, e di teste calde (oggi si direbbe: di complottisti). Gli avvenimenti però hanno con troppo lor dispiacere provato che avevano ragione. Se i loro avvisi disprezzati non servirono a prevenire lo sconvolgimento della società, serviranno forse ad affrettarne il termine; e per quei paesi avventurati a cui l'ira del cielo ha minacciato soltanto, riusciranno di salutare avvertimento. Io pertanto ho pensato di ripubblicare questo breve opuscolo sul piano dei liberali per ricominciare la rivoluzione, aggiungendovi alcune confessioni sfuggite ai fogli rivoluzionari, dopo le gloriose giornate. Così quelle parole che prima dell’avvenimento erano forti per la sola loro verità, confermate dai fatti acquisteranno il peso d’una predizione avverata.

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