Dalla Haurietis aquas, Papa Pio XII, Palpita d'amore!: «Palpita d’amore il cuore adorabile di Gesù Cristo, all’unisono con il suo amore umano e divino, quando, come ci rivela l’apostolo, non appena la vergine Maria ha pronunziato il suo magnanimo fiat, il Verbo di Dio, «entrando nel mondo, dice: “Tu non hai voluto sacrificio né offerta, ma mi hai preparato un corpo; olocausti per il peccato non gradisti: allora dissi: Ecco io vengo (come all’inizio del libro è scritto di me) per compiere, o Dio, la tua volontà”. E per questa volontà noi siamo santificati per l’offerta del corpo di Gesù Cristo (fatta) una volta» (Eb 10,5-7. 10). Palpitava altresì d’amore il cuore del Salvatore, sempre in perfetta armonia con gli affetti della sua volontà umana e con il suo amore divino; quando egli intesseva celestiali colloqui con la sua dolcissima madre, nella casetta di Nazareth, e col suo padre putativo san Giuseppe cui obbediva prestandosi come fedele collaboratore nel faticoso mestiere del falegname. Parimenti palpitava di quel triplice amore nelle sue continue peregrinazioni apostoliche; nel compiere gli innumerevoli prodigi di onnipotenza, con i quali o risuscitava i morti, o ridonava la salute a ogni sorta di infermi; nel sopportare le fatiche; nel tollerare il sudore, la fame, la sete; nelle veglie notturne trascorse in preghiera al cospetto del celeste suo Padre; e finalmente nel pronunziare i discorsi, e nel proporre e spiegare le parabole, specialmente quelle che più ci parlano della sua misericordia, come la parabola della dramma perduta, della pecorella smarrita e del figliol prodigo. E veramente in queste parole e in queste azioni, come osserva san Gregorio Magno, si è manifestato il cuore di Dio: «Intuisci il cuore di Dio nelle parole di Dio, affinché più ardente possa esperimentare l’attrattiva dei beni eterni» (Registr. epist., lib. IV, ep. 31 ad Theodorum medicum: PL 77, 706).».

 Dottrina politica dei Papi: la Carità nella «Inscrutabili Dei Consilio»