San Paolo dice che il nostro Salvatore Gesù Cristo distrusse la morte e fece splendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo... Infatti ogni scrittura ispi­rata da Dio è utile a insegnare, a riprendere, a correggere, ad istruire nella giustizia; affinché l’uomo di Dio sia perfetto, e atto ad ogni opera buona (II Tim., I, 10), (Ibid. III, 16-17)... La Sacra Scrittura è un largo fiume, sulle cui sponde verdeggiano alberi vigorosi ed altissimi, che sono i Santi. Di lei, e particolarmente del Vangelo, Dio dice: «Ascolta, o po­polo, la legge uscirà dalla mia bocca; la mia giustizia illuminerà i popoli e si poserà in mezzo a loro». La legge evangelica è chiamata giustizia, perché offre agli uomini la giustificazione, affinché vivano nella giustizia, nella pietà, nella santità. È chiamata giustizia, perché chi la riceve è giudicato degno del cielo e chi la ri­getta è da lei condannato all’inferno... Così ricca, così preziosa, così ben diretta è dallo Spirito Santo la Sacra Scrittura, che si confà a tutti i luoghi, a tutti i tempi, a tutte le persone; aiuta a superare le difficoltà, i pericoli, le malattie; a scacciare i mali, a procacciare i beni, a spegnere gli errori, a distruggere i vizi, a far fiorire ogni sorta di virtù. Perciò non vi è da stupire se san Giovanni Crisostomo scriveva: «La Sacra Scrittura è il regno dei cieli, ossia la beatitudine alla quale conduce; Gesù Cristo, nostra ragione e nostro verbo, ne è la porta; i sacerdoti ne sono i portinai; la chiave è parola della scienza; l’a­pertura è l’interpretazione fedele della medesima». Ugo da san Vittore la celebra come il libro della vita, la cui origine viene dall’es­senza eterna e spirituale; scrittura indelebile, vista desiderabile, dot­trina facile, scienza dolce, profondità incommensurabile, unione di tutte le verità, le quali però ne formano fra tutte una sola (Tract. de Arca Noe). Anche l’abate Ruperto osserva che questo libro della Sacra Scrittura è uno solo, ed è per ciò che porta tal nome; è un solo ed unico libro, perché scritto da un solo Spirito; perché è il tesoro, il tabernacolo della parola di Dio che è una.

I Tesori di Cornelio Alapide.