A Damasco viveva un cristiano di grande fervore e d’una carità singolarissima. Questi, per le sue grandi virtù, venne chiamato presso il sovrano dei maomettani a consigliere di Stato. Soventi volte, nel mercato di Damasco, si vedevano turbe di cristiani che venivano venduti come schiavi, e quel consigliere comprava i poveri cristiani e poi dava loro la libertà. Un giorno vide nel mercato un uomo che piangeva sconsolatamente, e, avvicinato dal consigliere cristiano, questi ne ebbe per risposta che se il misero non fosse stato comprato da qualche cristiano, avrebbe rischiato d’essere strozzato dai maomettani, essendo un sacerdote cattolico. «Sacerdote cattolico?», domandò il buon consigliere, «sacerdote cattolico?. E qual è la vostra patria?». Rispose il povero schiavo: «Io sono d’Italia, sono monaco e sacerdote, ed il mio nome è Cosma. Ho studiato molto e mi rincresce di morire senza prima aver comunicato ad altri il frutto dei miei studi». Udendo questo, il consigliere di Stato gongolò di gioia e, dall’intimo del cuore, ringraziò la divina Provvidenza della stupenda occasione che gli metteva in mano. «O buon Cosma», gli disse, «io vi compro in questo momento per ospitarvi in mia casa ad educarmi ed istruirmi un carissimo figliuolo, il quale ha nome Giovanni, e si mostra molto inclinato agli studi e alla virtù». Cosma, difatti, venne comprato e condotto in casa del consigliere. Quel Cosma, quel povero schiavo, sapete che cosa fece? Educò ed istruì il giovinetto Giovanni, e poi quel Giovanni venne chiamato nella storia della Chiesa san Giovanni Damasceno. Iddio non lascia mai senza ricompensa le azioni buone dei genitori. Quando i genitori amano la virtù, Iddio rende i loro figliuoli la corona più bella della loro testa. (Tratto da Giacinto Belmonte cappuccino, Op. cit., 1887, con permesso dei Superiori, vol. II, pagine 31 e 32).

A cura di CdP

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