San Francesco nacque ad Assisi il 20 settembre del 1182, giorno di sabato. Ebbe come padre Pietro dei Moriconi, che poi volgarmente venne detto Bernardone, e come madre la nobile e gentilissima Pica Bourlemont della Provenza. Nelle vene di quel Santo scorreva, dunque, il sangue francese. Siccome Francesco «doveva essere una stupenda immagine di Gesù Cristo», era necessario che nascesse in una stalla come Gesù Cristo stesso. Da parecchi giorni Pica sentiva i dolori del parto, tuttavia non le riusciva mai di mettere alla luce il frutto delle sue viscere. Intanto «un misterioso pellegrino appare nella casa di Pietro e di Pica e fa sapere che quest’ultima non partorirà mai se non si recherà nella stalla». Quel parere del pellegrino a prima vista sembrò d’una stranezza straordinaria; ma poi, vedendo ch’egli diceva sul serio, si giudicò di condurre la povera Pica nella stalla. Appena Pica mise piede nella stalla, quasi con pochissimo dolore, partorì un bambino, il quale «doveva essere il più potente sostegno della Chiesa cattolica». Ma chi era mai quel pellegrino? Era un angelo mandato a Pica dal cielo. Prima della nascita di Francesco, fu veduto un uomo del popolo poi scomparso. Questi andava gridando per Assisi: «Pace e felicità! pace e felicità!». - Chi non ammira la grandissima bontà di Dio nella nascita di quel Francesco, che doveva avere sulla montagna dell’Alvernia le medesime piaghe che Gesù Cristo stesso ebbe sul monte Calvario! (Tratto da Giacinto Belmonte cappuccino, Racconti miracolosi, 1887, con permesso dei Superiori, vol. II, pagine 368-369).

A cura di Carlo Di Pietro

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