+ Sotto il peso e tra le angosce del dolore a voi che tutti chiamano la Santa degli Impossibili, io ricorro nella fiducia di presto averne soccorsi. Liberate vi prego il mio povero cuore dalle angu­stie che da ogni parte l’opprimono e ridonate la calma a questo spirito che geme, sempre pieno di affanni. E giacché riesce inutile ogni mezzo a procurarmi sollievo, totalmente confido in voi che foste da Dio prescelta per avvocata dei casi più disperati. Se sono di ostacolo al compimento dei miei desideri i peccati miei, ottenetemi da Dio ravve­dimento e perdono. Non permettete, no, che più a lungo sparga lacrime di amarezza, premiate la mia ferma speranza, ed io darò a conoscere dovunque le grandi vostre misericordie verso gli animi afflitti. O ammirabile sposa del Crocifisso, intercedete ora e sempre per i miei bisogni. 3 Pater, Ave, Gloria ... Così sia. +

Altra preghiera a Santa Rita da Cascia. + O gloriosa santa Rita, Voi che foste prodigio­samente partecipe della dolorosa passione di N. S. Gesù Cristo, ottenetemi di soffrire con rasse­gnazione le pene di questa vita e proteggetemi in tutte le mie necessità. Così sia. +

[22 maggio, Santa Rita, Vedova (Roccaporena, 1381 – Cascia, 22 maggio 1457). A Cascia, in Umbria, Santa Rita Vedova, Monaca dell’Ordine degli Eremiti di Sant’Agostino, la quale, dopo le nozze del secolo, amò unicamente l’eterno sposo Cristo. Dal Martirologio Romano].