+ O inclito eroe della Fede di Gesù Cristo, glorioso Martire San Pancrazio, che per la santità della vita, e l’amore ardente che portaste a Dio, foste da Lui costituito dispensatore di grazie e di benedizioni celesti, io confido in Voi. Deh! stendete ognora sopra di me e di tutti i vostri devoti, la vostra potente intercessione, ed esaudite le mie preghiere. Ottenetemi da Dio la grazia, che prostrato ai vostri piedi vi domando (...chiedere la grazia...). Proteggetemi nell’anima, proteggetemi nel corpo; affinché col vostro patrocinio, servendo Dio con fedeltà, dopo questa vita, possa andarlo a godere eternamente, con Voi, in Cielo. Così sia. +

+ Glorioso San Pancrazio, tu che dalle folte tenebre dell'idolatria per azione speciale della Misericordia Divina fosti chiamato alla luce del Vangelo, ti prego, ottienimi dal Signore la grazia che io possa scoprire le tenebre che oscurano la mia mente, e conosca gli errori della mia vita trascorsa, per detestarli, e corrispondere alla voce di Dio che mi chiama a farne la penitenza. Così sia. +

[12 maggio, Santi Nereo, Achilleo, Flavia Domitilla e Pancrazio, Martiri. A Roma, sulla via Ardeatina, i santi Martiri Nereo ed Achilleo fratelli, i quali prima con Flavia Domitilla, di cui erano eunu­chi, soffrirono per Cristo un lungo esilio nell’isola di Ponza; ma poi furono tormentati con gravissime battiture; quindi, essendo da Minuzio Rufo Consolare coll’eculeo e colle fiamme stimolati a sacrificare agli idoli, e rispondendo che, battezzati dal beato Pietro Apo­stolo, non potevano in alcun modo acconsentire, furono decapitati. Le loro sacre reliquie, assieme a quelle di Flavia Domitilla, dalla Diaconia di Sant’Adriano furono solennemente trasferite, nel giorno precedente, al loro antico Titolo di nuovo restaurato, dove un volta riposte si conservavano, per ordine del Papa Clemente ottavo, il quale poi stabilì che oggi si celebrasse pure la festa della stessa Beata Domitilla Vergine, la cui passione si commemora il sette di questo mese. Così pure a Roma, sulla via Aurelia, San Pancrazio Martire, che all’età di quattordici anni, sotto Diocleziano, con la decapita­zione compì il martirio. Dal Martirologio Romano].