Un fratello si recò alla cella del padre Arsenio a Scete, guardò dalla finestra e vide il vecchio che era tutto come di fuoco: era degno infatti il fratello di vedere ciò. Quando bussò, l’anziano uscì e, vedendolo fuori di sé per lo stupore, gli chiese: «Bussi da molto tempo? Non hai visto nulla qui?». Disse: «No» [Disse così per non urtare la riservatezza dell’anziano]. Allora si intrattenne con lui e quindi lo congedò (96c; PJ XVIII, 1). Una volta, mentre Arsenio risiedeva a Canopo, venne da Roma per vederlo una vergine di famiglia senatoriale, molto ricca e timorata di Dio. L’accolse l’arcivescovo Teofilo; essa gli chiese di persuadere l’anziano a riceverla. Egli, recatosi da lui, lo pregò dicendo: «È venuta da Roma la tale di famiglia senatoriale e vuole vederti». Ma l’anziano non acconsentì ad incontrarla. Quando le fu riferito, ella diede ordine di sellare le cavalcature. «Confido in Dio – diceva – che lo vedrò. Non sono venuta per vedere un uomo, ve ne sono tanti in città!, ma per vedere un profeta» (cf. Mt. 11, 9). Quando giunse presso la cella dell’anziano, questi, per disposizione divina, si trovava proprio fuori dalla cella; vedendolo, ella si gettò ai suoi piedi, ma egli la fece alzare adirato e la fissò dicendo: «Vuoi guardarmi in faccia? Ecco, guarda». Ma lei, per la vergogna, non lo guardò in faccia. Le dice l’anziano: «Non hai udito le mie opere? Queste bisogna guardare. Come hai osato intraprendere un tale viaggio? Non sai che sei una donna? Non devi uscire a tuo piacere! O forse volevi tornare a Roma a dire alle altre donne di aver visto Arsenio, perché poi riducessero il mare a una via per donne che vengono da me?». Ella disse: «Se il Signore vuole, non permetterò che alcuna venga qui. Ma tu prega per me e ricordati di me sempre». Ma egli rispose: «Prego Dio di cancellare il tuo ricordo dal mio cuore». Udendo questo, se ne andò sconvolta. Giunta che fu in città, dal dolore le venne la febbre. Fece sapere che era malata al beato arcivescovo Teofilo, che, recatosi da lei, la pregò di dirgli che cosa avesse. Ed ella gli disse: «Ah! Non fossi mai venuta qui! Ho chiesto all’anziano di ricordarsi di me e lui mi ha risposto: – Prego Dio di cancellare il tuo ricordo dal mio cuore. Ed ecco, io muoio di dolore!». L’arcivescovo le rispose: «Ma non sai che sei una donna e che il nemico si serve delle donne per combattere i santi? Per questo l’anziano ti ha parlato in quel modo. Ma, per la tua anima, egli prega continuamente». Così fu guarito il suo pensiero e se ne tornò a casa con gioia (96c - 97b; PJ II, 7). (Citazioni scelte da www.padrideldeserto.net).

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