Raccontavano che il padre Agatone visse tre anni con un sasso in bocca, finché non riuscì a praticare il silenzio (113b; PJ IV, 7). Raccontavano di lui e del padre Ammonio che, quando vendevano della merce, dicevano il prezzo una volta sola, e prendevano in silenzio e con pace ciò che veniva loro dato; e quando a loro volta volevano comprare qualcosa, porgevano in silenzio ciò che veniva loro richiesto, e ritiravano la merce, senza dire una parola. Il medesimo padre Agatone disse: «Io non ho mai dato un’agape, ma il dare ed il ricevere era per me un’agape, perché penso che il guadagno del fratello è un’offerta culturale». Non era necessario per lui imbandire un banchetto collettivo e solenne, perché l’amore offerto ai fratelli, accogliendoli nella verità, è il vero banchetto sacro in continuità con la Santa Messa. Padre Agatone, quando vedeva qualcosa che il suo pensiero avrebbe voluto giudicare, diceva a se stesso: «No, Agatone, non farlo». Ed il suo pensiero si acquietava (113c). Diceva anche: «Un uomo irascibile, anche se facesse resuscitare i morti, non è accetto a Dio» (PJ X, 13). Ragionamento sulla linea di san Paolo (cf. I Cor. XIII, 1 seg.): non c’è prodigio che compensi la mancanza di carità, non c’è vero prodigio che avvenga dove non c’è la verità. (da Op. cit., edizione Città Nuova, 1999).
Padri del Deserto
Vita e detti dei Padri del deserto: Padre Agatone, parte 5
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