+ Gesù mio, per quella umiliazione ch’esercitaste in lavare i piedi a’ vostri discepoli, vi prego a donarmi la grazia della vera umiltà, con umiliarmi a tutti, e specialmente a chi mi disprezza.

• Gesù mio, per quella mestizia che patiste nell’orto, bastante a darvi la morte, vi prego a liberarmi dalla mestizia dell’inferno, di vivere per sempre lontano da voi, senza potervi più amare.

• Gesù mio, per quell’abborrimento che aveste de’ miei peccati già presenti allora agli occhi vostri, datemi un vero dolore di tutte le offese che vi ho fatte.

• Gesù mio, per quella pena che provaste nel vedervi tradito da Giuda con un bacio, datemi la grazia di esservi fedele e non tradirvi più, come ho fatto per lo passato.

• Gesù mio, per quella pena che sentiste in vedervi ligare come un ribaldo, per esser condotto a’ giudici, vi prego a ligarmi con voi colle dolci catene del santo amore, acciocché io non mi veda mai più separato da voi unico mio bene.

• Gesù mio, per tutti quei vituperi, schiaffi e sputi che patiste in quella notte nella casa di Caifas, datemi la forza di soffrire con pace per amor vostro tutti gli affronti che mi saran fatti dagli uomini.

• Gesù mio, per quella derisione che riceveste da Erode in esser trattato da pazzo, datemi la grazia di sopportar con pazienza tutto ciò che gli uomini di me diranno, trattandomi da vile, da sciocco e da malvagio.

• Gesù mio, per quell’ingiuria che riceveste da’ Giudei in vedervi posposto a Barabba, datemi la grazia di soffrir con pazienza il disonore di vedermi posposto agli altri.

• Gesù mio, per quel dolore che patiste nel vostro sagrosanto corpo, allorché foste sì crudelmente flagellato, datemi la grazia di soffrir con pazienza tutti i dolori delle mie infermità e specialmente quelli della mia morte.

• Gesù mio, per quel dolore che patiste nel vostro sagrosanto capo, quando vi fu trafitto dalle spine, datemi la grazia di non mai acconsentire ai pensieri di vostra offesa.

• Gesù mio, per quell’atto che faceste di accettar la morte di croce, a cui vi condannò Pilato, datemi la grazia di accettar con rassegnazione la morte mia, con tutte le altre pene, che l’accompagneranno.

• Gesù mio, per la pena che soffriste in portar la croce nel viaggio al Calvario, datemi la grazia di soffrir con pazienza tutte le croci della mia vita.

• Gesù mio, per quella pena che soffriste nell’esservi inchiodate le mani e i piedi, vi prego ad inchiodare a’ piedi vostri la mia volontà, affinché altro non voglia se non quello che volete voi.

• Gesù mio, per l’amarezza che soffriste nell’essere abbeverato di fiele, datemi la grazia di non offendervi colle intemperanze dei cibi e delle bevande.

• Gesù mio, per quella pena che aveste in licenziarvi sulla croce dalla vostra santa Madre, liberatemi dagli affetti disordinati a’ miei parenti, o ad altra creatura, acciocché il mio cuore sia tutto e sempre vostro.

• Gesù mio, per quella desolazione che patiste nella vostra morte in vedervi abbandonato anche dal vostro Eterno Padre, datemi la grazia di soffrir con pazienza tutte le mie desolazioni, senza mai perdere la confidenza nella vostra bontà.

• Gesù mio’ per quelle tre ore di affanno e di agonia che patiste morendo sulla croce, datemi la grazia di soffrir con rassegnazione per vostro amore le pene della mia agonia in punto di morte.

• Gesù mio, per quel gran dolore che sentiste, quando l’anima vostra santissima spirando si divise dal vostro sagrosanto corpo, datemi la grazia che nel momento della mia morte io spiri l’anima, offerendovi allora il mio dolore con un atto di perfetto amore, per venir poi ad amarvi in cielo da faccia a faccia con tutte le mie forze e per tutta l’eternità.

• E voi santissima Vergine e Madre mia Maria, per quella spada che vi trafisse il cuore, quando miraste l’amato Figlio chinar la testa e spirare, vi prego ad assistermi nel punto di mia morte, acciocché io venga a lodarvi e ringraziarvi in paradiso, di quante grazie voi mi avete ottenute da Dio.

[Glorioso sant’Alfonso pregate per noi]. Così sia. +