+ Per quella fedeltà inalterabile con cui corrispondeste sempre ai vostri gravissimi impegni, l’uno del Romano Pontificato e l’altro del primato di tutta l’Africa, quindi dei vostri talenti non vi serviste che per sempre più glorificare in tutti i suoi unti la fede minacciata dalla perfidia degli scismatici o degli eretici, mentre con l’esempio d’ogni virtù animavate tutti i veri fedeli a sempre avanzarsi nell’esercizio dell’evangelica perfezione, e colla carità la più generosa rasciugavate le lagrime di tutti quanti gli afflitti, ottenete a noi tutti, gloriosissimi martiri Cornelio e Cipriano, che a vostra imitazione siamo sempre costanti così nel compiere con esattezza tutti i doveri del nostro stato come nell’impiegare tutte quante le nostre forze per procurare nel miglior modo la glorificazione di Dio, o la edificazione del prossimo, dacché in questo consiste la perfezione di quella legge santissima che abbiamo la gloria di professare. Così sia. +

[16 settembre, Santi Cornelio Papa e Cipriano Vescovo, Martiri. Dal Martirologio Romano].