+ Glorioso San Barnaba, lo Spirito Santo stesso ha fatto il tuo elogio chiamandoti negli Atti (Atti 11, 24), «un uomo buono, pieno di Spirito Santo e di fede». Egli stesso ti aveva ispirato di spogliarti dei tuoi beni per essere libero di predicare il Vangelo. Egli ti indicò agli Anziani di Antiochia perché fossi mandato insieme con Paolo come nuovo Apostolo verso i Gentili. Egli ancora volle che introducessi il convertito di Damasco presso il Collegio apostolico, che lo traessi dalla sua solitudine e lo accompagnassi nella sua prima missione. Ricordare questi episodi è la più bella lode che possiamo celebrare in tuo onore. Noi siamo lieti di ripeterli e, nominandoti ogni giorno insieme alla Chiesa nel Canone della Messa, di prendere meglio coscienza del compito di protettore che Dio ti ha dato nei nostri riguardi. Poiché sei in tal modo presente a ognuna delle nostre Messe, unisci la tua preghiera alla nostra, affinchè secondo i voti della Chiesa in questo giorno «otteniamo dalla grazia del Signore i benefici che per tuo mezzo gli domandiamo (Colletta); affinchè il santo Sacrificio ci purifichi dalle sozzure dei nostri peccati (Secreta) e affinché, nutrita dell'Eucaristia, tutta la nostra vita consacrata al suo servizio sia accetta al Signore» (Postc.). E se accade che nelle prove presenti ci sentiamo scoraggiati e pieni di tristezza, ricordati dei doni soprannaturali che lo Spirito Santo ha elargito con tanta abbondanza al tuo cuore di Apostolo: rianima la nostra fiducia e sii nostro consolatore. Così sia. +

[11 giugno, San Barnaba, Apostolo. A Salamina, in Cipro, il natale di San Barnaba Apostolo, il quale, di nazione Cipriota, ordinato dai discepoli Apostolo delle genti insieme a Paolo, percorse con lui molte regioni, esercitando l’ufficio della predicazione evangelica a lui affidato; finalmente, andato a Cipro, vi onorò il suo Apostolato con un glorioso martirio. Il suo corpo, al tempo dell’imperatore Zenone, fu ritrovato per rivelazione dello stesso Barnaba, insieme ad una copia del Vangelo di San Matteo, trascritta di sua mano dallo stesso Barnaba. Dal Martirologio Romano. Preghiera di dom Prosper Guéranger].