+ Soldati di Gesù Cristo, voi ci fate comprendere la natura della pace che Egli è venuto a portare sulla terra agli uomini di buona volontà. Il suo premio è Dio stesso, che si comunica a chi ne è degno, con essa e per mezzo di essa. La sua corroborante soavità sorpassa qualunque sensazione, anche quella dei tormenti che ogni cristiano deve, al pari di voi, essere pronto a subire per custodire quell'unico tesoro. Essa appunto, durante i vostri tormenti e sotto la spada della morte teneva in alto, liberi e distaccati, il vostro intelletto e il vostro cuore (Filipp. 4, 7); essa appunto, davanti all'invisibile e pacifica Trinità, costituisce ora la vostra beatitudine. Quali che possano essere le diverse condizioni della nostra vita sulla terra, guidateci, o Santi Martiri Basilide, Cirino, Nabore e Nazario, per la via di quella pace piena di ardore e di amore al riposo della beata eternità. Così sia. +

[12 giugno. A Roma, sulla via Aurelia, il natale dei Santi Martiri Basilide, Cirino, Nabore e Nazario soldati; i quali, nella persecuzione di Diocleziano e Massimiano, sotto il Prefetto Aurelio, per la confessione del nome Cristiano, gettati in carcere e lacerati cogli scorpioni, furono finalmente decapitati. Dal Martirologio Romano. Preghiera di dom Prosper Guéranger].