Dal libro: «L’inferno è dogma o favola?» - Sottotitolo: Se esiste. Che cos’è. Come possiamo evitarlo, Mons. Gaston de Ségur. Dio stesso ha rivelato alle Sue creature l’eternità delle pene che le attendono nell’inferno, se esse saranno tanto insensate, perverse, ingrate, nemiche di se stesse per ribellarsi alle leggi della Sua santità e del Suo amore. Riconducetevi, caro lettore, alle testimonianze già citate nel corso di questo libro. Quasi sempre, ricordandoci la Rivelazione misericordiosa, che si era degnato di fare di questa salutare verità ai nostri progenitori, il Signore nostro Dio. Egli parla dell’eternità delle pene dell’inferno già mentre parla dello stesso inferno. Così attraverso il Patriarca Giobbe e Mosè, Egli ci dichiara che nell’inferno «regna un orrore eterno» - «sempiternus horror». Il testo originale è anche più forte, significando la parola «sempiternus»: sempre eterno, quasi come se volesse dire «eternamente eterno». Il Profeta Isaia ci ripete il medesimo insegnamento, senza dimenticare questa terribile apostrofe che indirizza a tutti i peccatori: «Chi tra voi potrà dimorare nel fuoco divoratore, nelle fiamme eterne?», «cum ardoribus sempiternis». Qui ancora il superlativo sempiternus! Nel Nuovo Testamento, l’eternità del fuoco e delle pene dell’inferno torna in ogni occasione sulle labbra di Nostro Signore e sotto la penna dei Suoi Apostoli. Qui, riportatevi, caro lettore, a qualche brano che vi abbiamo già citato. Io non ricorderò se non una parola del Figlio di Dio, perché essa riassume solennemente tutte le altre; è la stessa sentenza che presiederà la nostra eternità per tutti: «Venite, benedetti del Padre mio, ed entrate in possesso del reame che vi è stato preparato dall’origine del mondo! Allontanatevi da me, maledetti, ed andate nel fuoco eterno che è stato preparato per il demonio e i suoi angeli». Ed il Giudice adorabile aggiunge: «Questi andranno al supplizio eterno, e gli altri entreranno nella vita eterna» - «in supplicium aeternum, in vitam aeternam». Questi oracoli del Figlio di Dio non hanno bisogno di commenti. Sulla loro chiarezza luminosa la Chiesa appoggia diciannove secoli di insegnamento divino, sovrano ed infallibile, che riguarda l’eternità propriamente detta della beatitudine degli eletti in cielo e delle pene dei dannati all’inferno. Dunque, l’eternità dell’inferno ed i castighi spaventosi costituiscono una verità rivelata, una verità di fede cattolica, «certa» così come l’esistenza di Dio e come gli altri grandi misteri della religione cristiana  [Tratto da «L’inferno è dogma o favola?», ISBN: 978-88-900747-4-5, Mons. de Ségur].

Inferno