Per comprendere in che modo la Chiesa unisce i suoi figli a Dio, occorre dare uno sguardo fugace alla liturgia, ai Sacramenti, alla Messa, alla Comunione ed alla Gerarchia. La liturgia non è da confondersi: a) Con la bellezza estetica del culto; b) Col complesso delle cerimonie; c) Con l’erudizione storica intorno al culto. Essa è la preghiera collettiva della Chiesa, mediante la quale la Chiesa tutta - animata dallo Spirito Santo ed insieme con Gesù, suo Capo - si volge al Padre. È assurdo, quindi, capire, la liturgia e riviverla, prescindendo dal soprannaturale e dal dogma. I Sacramenti sono i canali della grazia soprannaturale e si definiscono: i segni sensibili, che non solo significano, ma anche producono la grazia, non come cause principali di essa, ma come strumenti scelti e voluti da Gesù Cristo. Nel soggetto e nei ministri dei Sacramenti occorrono alcune condizioni, che però non sono mai la vera causa della grazia. L’Eucaristia è stata istituita da Gesù Cristo: a) Perché fosse il Sacrificio della nuova legge, che rinnova e ricorda il Sacrificio della Croce e ce ne applica i frutti; b) Perché partecipando al Sacrificio, noi ricevessimo nella Comunione la Vittima divina, Gesù, veramente, realmente e sostanzialmente presente nell’Ostia consacrata, per essere nostro nutrimento soprannaturale. Con la Messa Gesù ci unisce a Dio; con la Comunione Egli si unisce a noi e, quando abbiamo le dovute disposizioni, accresce la grazia nelle anime nostre. Per conservare, diffondere e propagare la verità della Rivelazione, per diffondere la grazia e per reggere la società santa di fedeli, Gesù Cristo volle nella Chiesa la Gerarchia, la cui istituzione ha perciò una finalità d’indole soprannaturale. Il (legittimo, ndR) Pontefice ha il primato su tutti i Vescovi ed i fedeli, è il Pastore supremo dei credenti ed è infallibile (Per approfondimenti rimandiamo al nostro «Comunicato numero 36. L’infallibilità della Chiesa e del Romano Pontefice», 27 novembre 2016, ndR), quando, come maestro di tutti i cristiani, definisce cose di fede e di morale. I Vescovi sono i successori degli Apostoli, Dottori della verità cristiana, Padri del sacerdozio e dei fedeli, Giudici delle anime a loro affidate. I Sacerdoti sono i ministri di Dio, che consacrano il pane ed il vino, ci assolvono dai peccati, ci predicano la dottrina di Cristo. Chi guarda la Chiesa, da qualsiasi punto di vista, vede come il soprannaturale è la chiave che apre tutti i segreti della sua vita, è la spiegazione di tutta la sua attività.

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