Si raccontava del padre Arsenio che per tutta la sua vita, mentre sedeva al suo lavoro manuale, teneva un pezzo di tela sul petto a causa delle lacrime che scorrevano dai suoi occhi (PJ III, 1). Quando il padre Poemen apprese la sua morte, disse piangendo: «Beato te, padre Arsenio, perché hai pianto te stesso in questo mondo; infatti, chi non piange se stesso di qua, piangerà eternamente nell’al di là. O in questo mondo per nostra scelta, o nell’altro per i tormenti, è impossibile non piangere» (105cd; PJ XV, 9b). (Citazioni scelte da www.padrideldeserto.net).

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