Comunicato numero 7: La necessità della pratica, prima che della predica!

San Pio X, al numero 86 del suo Catechismo, ci erudisce che «Gesù, nella Sua vita terrena, c’insegnò con l’esempio e con la parola a vivere secondo Dio, e confermò coi miracoli la Sua dottrina; finalmente per cancellare il peccato, riconciliarci con Dio e riaprirci il Paradiso, si sacrificò sulla Croce, unico Mediatore tra Dio e gli uomini (1 Tm. 2,5)». Per salvarsi occorre compiere la divina volontà «vivendo secondo Dio», commenta Padre Dragone (pag. 131). Il Redentore, che venne in questo mondo per salvare gli uomini, prima di tutto volle farsi nostro Maestro ed insegnarci a «vivere secondo Dio», facendoci conoscere, sottolinea prontamente il Dragone, prima con l’esempio e poi con la parola, quale sia la volontà divina a nostro riguardo e come si metta in pratica. San Luca racconta che Gesù prima cominciò a fare e quindi ad insegnare (At. I,1) - Primum quidem sermonem feci de omnibus, o Theophile, quae coepit Iesus facere et docere. Chi soltanto insegna è piccolo nel regno dei cieli; invece è grande colui che prima fa ciò che insegna, e quindi ammaestra (v. Mt. V,19) - Qui ergo solverit unum de mandatis istis minimis et docuerit sic homines, minimus vocabitur in regno caelorum; qui autem fecerit et docuerit, hic magnus vocabitur in regno caelorum. Il nostro commentatore ci fa presente che Gesù, per oltre trenta anni, nella povera casetta di Nazareth pratica la dottrina e la virtù che poi insegnerà con la predicazione durante la vita pubblica, in cui potrà proclamare la necessità e la bellezza della povertà e della castità da Lui praticate, l’obbedienza e la laboriosità, l’amore vissuto a Dio ed al prossimo. In ogni momento della Sua vita Gesù poteva dire: «Il mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e di compiere l’opera Sua» (Gv. IV,34) - Dicit eis Iesus: Meus cibus est, ut faciam voluntatem eius, qui misit me, et ut perficiam opus eius. All’insegnamento dell’esempio seguì quello orale della vita pubblica, in cui Gesù Cristo fece conoscere le verità necessarie a credersi, le virtù da praticarsi, la legge divina da osservare per vivere secondo Dio. [...] Per dimostrare che la Sua dottrina era divina e veniva da Dio, e renderla credibile, Gesù operò molti miracoli, una parte dei quali fu registrata nei Vangeli e tramandata fino a noi, affinché anche noi crediamo (Gv. XIX,35) - Et qui vidit, testimonium perhibuit, et verum est eius testimonium, et ille scit quia vera dicit, ut et vos credatis. [...] Commettendo il peccato (originale ed attuale) l’uomo diviene nemico di Dio, debitore insolvibile della Sua giustizia e si chiude per sempre le porte del Paradiso (Spiegazione del Catechismo di san Pio X, Padre Dragone, 1963, ed. anastatica CLS, Verrua Savoia, 2009, pp. 131-132). La nostra Associazione si propone, anche attraverso il settimanale svrsvm corda®, di diffondere questi e tanti altri santi insegnamenti utilissimi alla conoscenza per la salvezza, oggi fortemente osteggiati e censurati dal modernismo e dai modernisti, ossia dai nemici di Dio, i quali dimostrano di avere pure in odio la grazia altrui. Diamo il benvenuto a cinque nuovi Associati ed a vari altri Simpatizzanti.

Carlo Di Pietro