Comunicato numero 202. Che significa «Buona Pasqua»?Stimati Associati e gentili Sostenitori, vi esortiamo ad inviare donazioni, secondo le vostre possibilità ma con generosità, all’Istituto Mater Boni Consilii (IT69S0335901600100000112352 - www.sodalitium.it) ed alla Casa San Pio X (IT38Y0200868021000000872821). Auguri di buona Pasqua 2020!

• Din... Don... Dan... È la voce della campana, è la voce di Dio che t’invita alla Chiesa. Essa grida le parole di Gesù: «Il banchetto è pronto! Venite voi tutti che siete stanchi e affaticati. E sarete ristorati». Perché esiti? Perché non ti decidi? Non dire quelle parole: «Non mi sento... Non posso... Non ne ho voglia...». Sei un uomo d’onore.. Sii dunque sincero e coerente con te stesso. Sei battezzato, hai fatto la prima Comunione, ti sei sposato in Chiesa. I tuoi figli vanno alla Dottrina (l’Autore scrive negli anni ’40), tua moglie frequenta i Sacramenti. Quando morrai non vorrai essere sotterrato come un cane... E allora: perché non farai Pasqua? Un giorno, che ti auguro molto lontano, ti troverai anche tu immobilizzato su di un letto, sul punto di iniziare un viaggio senza ritorno... E tu sai che in quell’ultima mezz’oretta anche i superuomini cessano di fare i gradassi: si sentono piccoli piccoli e cercano di mettersi in pace con la propria coscienza. Via, sono sicuro che anche tu ci tieni a morire da buon cristiano. Ma perché aspettare fino a quel momento per metterti a posto? E se la morte ti assalisse di sorpresa ... improvvisamente ... senza lasciarti neppur dire un «Gesù mio, misericordia?». Coraggio dunque: fa’ Pasqua! Potrebbe essere anche l’ultima per te. Essa sarebbe la tua tessera pel Cielo! Ti renderebbe eternamente felice! Ad ogni modo ti darà realmente quella pace e quella gioia che invano cercheresti fuori di te, lontano da Dio. Perché possa farla bene, permettimi che ti ricordi alcune consolanti verità della nostra Religione. Ti aiuteranno ad essere felice in terra e ancor più in Cielo. Quanto sto per dirti meditalo attentamente nel silenzio della tua anima. Ti renderà meno duro il viaggio attraverso questo mare tempestoso della vita e soprattutto ti assicurerà l’arrivo al porlo della celeste felicità. Accetta queste pagine come il dono di un fratello, che ti ama come se stesso e che ti augura di tutto cuore: Buona Pasqua! (Dall’opuscolo LUX «Buona Pasqua», imprimatur Coccolo V. G., 29 gennaio 1944).

• Tuo Padre. È Dio. Il tuo Creatore, è il tuo primo e più grande Benefattore. Egli solo è increato, eterno, perfettissimo. È infinitamente santo, infinitamente buono, infinitamente giusto. Non ha corpo come te, ma è purissimo spirito, presente sempre in ogni luogo: vede e conosce tutto, anche i tuoi più intimi pensieri. È onnipotente. Il cielo, la terra e tutto ciò che esiste fu creato da Lui. La sua amabile Provvidenza governa e ordina con sapienza infinita ogni essere al suo fine. In Dio vi sono tre Persone realmente distinte fra loro: il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo. Ogni Persona è Dio. Ogni Persona è perfettamente uguale all’altra per sapienza, potenza e bontà. Non formano tre Dei, ma sono un solo e unico Dio. Inchinati davanti a questo altissimo mistero che Dio stesso ha rivelato e la Chiesa c’insegna. È Pasqua: mente e cuore in alto! Fino a Dio, tuo Padre!

• Tuo Fratello. È Gesù, il Figlio di Dio, la seconda Persona della Santissima Trinità. Si è fatto Uomo per salvarti, espiare i tuoi peccati e riaprirti le porte del Cielo.  Come Dio non ha mai avuto principio.  Come Uomo è nato venti (l’Autore scrive negli anni ’40) secoli fa: da Maria sempre Vergine, per opera dello Spirito Santo. Nell’unica sua Persona divina ha le due nature vere e distinte: quella divina, per cui è del tutto uguale al Padre e allo Spirito Santo, e quella umana, che lo rende uomo come te: tuo fratello. Fu povero artigiano fino a trent’anni. Dimostrò con miracoli la sua divinità, insegnò la sua dottrina tutta carità e finalmente morì sulla Croce per la salvezza di tutti gli uomini.  Tre giorni dopo la morte, risuscitò per virtù propria. Rimase ancora quaranta giorni tra i suoi Apostoli e discepoli, con i quali ebbe principio la Chiesa da Lui fondata. Poi salì al Cielo, ove siede alla destra di Dio Padre Onnipotente. Egli tornerà ancora visibilmente su questa terra alla fine del mondo per giudicare tutti gli uomini e dare ai buoni il premio eterno e ai malvagi l’eterno castigo. Ricordalo! È Pasqua: confida nel tuo Redentore!

• Il Divino Consolatore. È lo Spirito Santo: la terza Persona della Santissima Trinità. Procede dal Padre e dal Figliuolo insieme, per ineffabile via d’amore. Gesù Cristo lo promise agli Apostoli. Discese su di essi raccolti in preghiera con Maria Santissima nel Cenacolo, sotto forma di lingue di fuoco. Egli assiste continuamente la Chiesa nella sua opera di santificazione dei cristiani e di diffusione del Vangelo. Il suo soffio potente raccoglie in una unica famiglia cattolica i popoli divisi in tante lingue e civiltà. La sua luce dirada le tenebre dell’errore. Il suo fuoco piega ciò che è duro, riscalda ciò che è gelido, raddrizza ciò che è storto, purifica ciò che è sordido. Senza il suo aiuto non avresti la vita dello spirito: saresti come un uomo morto. Aprigli dunque la porta del tuo cuore. Ricevi con frequenza i Sacramenti: sono i canali con cui il divino Consolatore riversa su di te la sua grazia, la sua santità e la pienezza dei suoi sette doni. È Pasqua: apri la tua anima alla grazia dello Spirito Santo! (Dal Catechismo di Papa San Pio X: 917. I doni dello Spirito Santo sono sette: il dono della Sapienza; dell’Intelletto; del Consiglio; della Fortezza; della Scienza; della Pietà; del Timor di Dio. 918. I doni dello Spirito Santo servono a stabilirci nella Fede, nella Speranza e nella Carità; e a renderci pronti agli atti delle virtù necessarie per conseguire la perfezione della vita cristiana).

• Tua Madre.  È la Madre di Dio e Madre tua: Maria. Ti fu data ai piedi della Croce, quando Gesù disse a San Giovanni, il discepolo prediletto che rappresentava tutti noi: «Ecco la Madre tua!» È la più bella, la più santa di tutte le creature.  Ama ciascuno di noi come ha amato il suo divin Figlio Gesù, che ci ha riscattati a prezzo del suo Sangue divino. Verso i più peccatori e bisognosi, che a Lei ricorrono per chiedere compassione e aiuto, ha una speciale tenerezza. È l’augusta dispensiera delle grazie di Dio. Nessuno è mai ricorso a Lei invano. Chi la ama, chi la onora (cattolicamente) può esser certo di salvarsi. Se vuoi dimostrarle il tuo amore, evita il peccato che le rinnova lo strazio della passione di Gesù. Onorala col difenderla contro chiunque osasse insultarla, vilipenderla: è tua Madre! Metti nella tua casa la sua immagine. Porta al collo la sua medaglia benedetta. Pregala con fiducia, confida a Lei le tue pene, i tuoi desideri: anche per te la Madonna saprà ottenere i miracoli. È Pasqua: abbandonati fra le braccia della tua Madre celeste!

• La tua grande Famiglia. È la Chiesa: mirabile società fondata da Gesù, perché ti fornisca tutti i mezzi necessari per salvarti. Non sei estraneo ad essa, ma ne sei parte viva (se sei in stato di grazia). È presente alla tua nascita per riscattarti dal peccato originale con il Santo Battesimo È presente nel cammino della tua esistenza per santificarlo con i suoi Sacramenti e le sue benedizioni. È presente alla tua morte per darti il Viatico per il Cielo e raccomandare l’anima tua all’Eterno Giudice. Nella Chiesa vi è un Capo visibile: il Papa, successore di Pietro a cui Gesù conferì il primato su tutta la famiglia cristiana. È il Pontefice di Roma. Egli (se è veramente Papa ---> https://bit.ly/3c8qVTR) governa con sapienza e fortezza, continuamente assistito dallo Spirito Santo che lo rende infallibile quando insegna ai fedeli le verità eterne. Ama e obbedisci la Chiesa e il suo Capo. Difendili con la preghiera, con l’azione, con il sacrificio. Ama, ascolta, aiuta tutti i ministri di Dio, specialmente il tuo Parroco, che è in modo particolare destinato ad aver cura dell’anima tua. Gesù disse di loro: «Chi ascolta voi, ascolta Me; e chi disprezza voi, disprezza Me». È Pasqua: oggi e sempre con la Chiesa e con il Papa!

• Due nomi sacri. La FAMIGLIA è il nido del tuo amore. Lavora e sacrificati per essa: gusterai gioie purissime. «Le mogli, dice San Paolo, siano soggette ai loro mariti, come al Signore... Mariti, amate le vostre mogli, così come Cristo amò la Chiesa».  Vivi santamente con la tua sposa, sii a lei fedele: conservatevi nel timore di Dio. Accogliete i figli come il più bel dono del Signore: saranno il vostro conforto in vita, il vostro sostegno nella vecchiaia, la vostra corona in Cielo. Educateli cristianamente (o potrebbero diventare il vostro castigo). PATRIA è la terra che ti ha dato i natali: la terra di tuo padre, di tua madre: la terra più cara del mondo. Gesù Cristo l’ha scelta a sede del suo Vicario, il Vescovo di Roma. Gioisci della sua potenza spirituale, superiore ad ogni forza materiale. Come Gesù, ama la tua Patria e piangi sulle sue sventure. Contribuisci con tutte le tue forze a sanare le sue ferite, ad alleviare i suoi dolori, a mitigare le sue pene, a continuare nel mondo la sua missione di madre e maestra di civiltà (Civiltà cristiana che lo spirito satanico del Risorgimento, i potentati massonici ed il modernismo tentano incessantemente di distruggere mediante la peste della laicità, l’apostasia dell’ecumenismo e il delirio del libero pensiero). Tutti i suoi figli sono tuoi fratelli: non tradire, non maledire, non odiare mai alcuno. È Pasqua: pace sulla Famiglia e sulla Patria!

• Tutti fratelli. Perché figli dello stesso Padre celeste e creati a sua immagine. Perché chiamati alla gloria eterna del Paradiso. Ascolta il precetto nuovo: «Amatevi gli uni gli altri come Io ho amato voi». Lui (Gesù) ci ha amati fino al Calvario, fino alla Croce, fino alla morte. «Da questo tutti riconosceranno che siete miei discepoli: se vi amerete scambievolmente». Perdona sempre, perdona tutto, perdona tutti, fossero anche nemici. «Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano. Benedite coloro che vi maledicono e pregate per i vostri calunniatori». Potrai far valere i tuoi diritti e difenderti ricacciando anche la forza con la forza; ma vendicarti, no, mai! Se non perdoni, come potrai dire al Signore: «Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori»? Pronunzieresti la tua condanna. Consola chi piange, conforta chi soffre, soccorri chi è nel bisogno. Ti accumulerai tesori per il Cielo. «E se avrete dato anche un solo bicchiere d’acqua per amor mio, ne avrete ricompensa nel giorno del Giudizio». È Patini: irradia la gioia di Cristo risorto!

•  Il Re del Credo. Sei tu, uomo: la creatura più perfetta che esista sulla terra. Dio ti ha creato a Sua stessa immagine e somiglianza, affinché ti ricordi sempre di Lui. Nel tuo essere vi sono due sostanze: una materiale che è il corpo, destinato a morire e corrompersi; l’altra spirituale che è l’anima, che continuerà a vivere per tutta l’eternità (poi unita al corpo glorioso od al corpo dannato dopo il Giudizio). A te il Signore ha assegnato un fine più alto e più nobile che a tutti gli altri esseri: conoscerLo, amarLo e servirLo qui in terra, per andarLo poi a godere per sempre in Paradiso. Ai nostri progenitori, Adamo ed Eva, Dio aveva fatto dei grandi doni, ponendoli in un giardino di delizie. Ma essi commisero una grave disubbidienza. Perdettero così l’innocenza e il diritto alla felicita eterna. Si resero schiavi del demonio e soggetti alle passioni, al dolore, alla morte... Noi tutti che discendiamo da loro, portiamo, nascendo, la dolorosa eredità del peccato originale, con tutte le altre tristi conseguenze. Nessuno di noi avrebbe più potuto salvarsi, se Gesù, non si fosse incarnato e col suo sacrificio non ci avesse riscattati, ridonandoci il diritto al Paradiso. È Pasqua: assicurati un trono nel regno eterno del Cielo!

• E poi? Pensa qualche volta al domani. C’è una realtà tremenda, a cui nessuno può sfuggire: la Morte! Arriva improvvisa in tutti i luoghi, in tutti i tempi, per tutte le età. La vita futura dipende da quell’ultimo momento. Cessata la vita ti troverai subito al tribunale di Dio. Il Suo Giudizio è inappellabile: o Paradiso eterno (oppure il temporaneo Purgatorio. Dal Catechismo di Papa San Pio X: 789. Quelli che muoiono dopo d’avere ricevuta l’assoluzione, ma prima d’avere pienamente soddisfatto alla giustizia di Dio, vanno subito in Paradiso? No; vanno in Purgatorio per ivi soddisfare alla giustizia di Dio, e purificarsi interamente), o Inferno eterno; o una felicità che supererà ogni tuo desiderio, o un dolore che ti strazierà senza misura (per l’eternità). La scelta dipende esclusivamente da te. La tua morte sarà buona o cattiva, secondo che sarai vissuto bene o male. Dio vuole tutti salvi e a tutti concede largamente il Suo aiuto. Si danna solo chi non vuole salvarsi (Sant’Alfonso: «Chi prega si salva, chi non prega si danna»). Fratello, forse il demonio ti vuole ingannare con la speranza di una vita lunga, di una conversione nella vecchiaia o in punto di morte: ma chi ti assicura di vivere fino a domani? Se qualche cosa ti rimorde nella coscienza, non tramandare, e non dire: «Più tardi...». Vita e morte sono nelle mani di Dio. Gesù ha detto: «Vigilate e state preparati, perché non sapete in quale ora il Signore vi chiamerà». È Pasqua: non attaccare il cuore ai beni incerti di quaggiù: cerca gli eterni.

• Il nemico. Il più grande, il più terribile, il più temibile. È il peccato: vero pugnale che trafigge l’anima per toglierle la vita, che è la grazia o amicizia di Dio. Pugnale vibrato da Satana che mai non dorme, ma sta sempre in agguato per trascinarti a soffrire con lui una eternità di tormenti. Peccato è una dissobedienza alla legge di Dio: mortale o veniale, secondo la gravità della mancanza commessa o del bene trascurato. Perché il peccato sia mortale sono necessarie tre cose: la materia gravemente contraria all’amor di Dio o del prossimo, la piena avvertenza dell’intelletto e la completa adesione della volontà. Ogni peccato mortale è un male infinito, perché offende l’infinita Maestà e Bontà divina. Il peccato veniale non dà morte all’anima, ma la rende debole e brutta. Basta anche un solo peccato grave per perderti eternamente. Temi il peccato, come il peggiore di tutti i mali, peggiore della morte stessa.  Ma se per disgrazia fossi caduto, non disperare. C’è ancora una via di salvezza: il perdono di Gesù, mediante il tuo dolore (per aver offeso Dio infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa = contrizione) e (appena possibile) la tua sincera Confessione. È Pasqua: strappa per sempre dal tuo cuore il pugnale del peccato!

• Non bestemmiare. Perché vilipendi ciò che vi è di più sacro nel mondo. Perché offendi i sentimenti di tutti i credenti. Perché disonori la Terra che ti diede i natali. Perché degradi la tua dignità di persona educata. Perché attiri sulla Patria e sul mondo i castighi di Dio. Come vuoi che il Signore ti benedica, se la bestemmia ti rende ai suoi occhi oggetto d’ira? La bestemmia è il delitto più orrendo e mostruoso che possa commettere un uomo contro Dio: Creatore, Padre, Salvatore, Giudice di tutte le creature. Chi bestemmia si rende più colpevole degli stessi crocifissori, i quali uccisero Gesù (incuranti di) chi fosse. Dio incenerirà un giorno quelle lingue d’inferno! Fratello, considera ogni bestemmia come un’offesa fatta a te: è un insulto diretto a Dio tuo Padre, o a Maria Santissima tua Madre, o ai Santi tuoi Fratelli. Combattila sempre, ovunque, con tutte le tue forze (secondo il criterio della prudenza)! Sii un Crociato in questa guerra santa e meritoria: per la gloria di Dio, per la salvezza delle anime, per l’onore del nostro Paese! È Pasqua: non insultare Chi per te morì ed è risorto!

• Riposati! Alla Domenica, perché è giorno del Signore! Iddio ti dà sei giorni per pensare alle necessità della vita del corpo, ma vuole che il settimo lo consacri al bene dell’anima tua. Questo giorno è per pensare a Lui, riposarti e provvedere al tuo bene spirituale. Non profanare il giorno del Signore. Il riposo festivo è un diritto del corpo, riconosciuto dalle leggi civili di tutto il mondo, ed è un diritto dell’anima sancito dalla legge divina. Violare questo diritto è recare un vero danno a te stesso e alla società. Diceva il santo Curato d’Ars: «Conosco due modi per andare in miseria: rubare e lavorare di festa». Ti è Comandato, sotto pena di peccato, di astenerti dal lavoro manuale, eccetto il caso di urgente necessità. Hai soprattutto l’obbligo di assistere (ove possibile) alla Santa Messa. Santifica la tua festa: assistendo alle funzioni parrocchiali, ascoltando la parola di Dio e facendo in quel giorno qualche opera di misericordia verso i fratelli sofferenti e bisognosi. Solo così attirerai su di te e sui tuoi cari l’aiuto e le benedizioni del Cielo.  (Se non c’è la Messa ---> https://bit.ly/2K0WfYF). È Pasqua: ogni Domenica rinnovi in te la gioia di questo grande giorno!

• Guai! È il tremendo mònito di Gesù a chi dà scandalo, a chi con arte satanica cerca d indurre altri con la parola e con l’esempio a commettere il peccato. Ascolta la Sua parola: «Chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in Me, sarebbe meglio per lui che, appesagli al collo una macina da mulino, fosse sommerso in mare». E soggiunge: «Guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo». Ricordati che una parola, una facezia, uno scherzo possono causare la rovina nell’anima di un fratello. Chi uccide l’anima è molto più colpevole di chi uccide il corpo! Temi che nel giorno del Giudizio si levi qualcuno per maledirti, per accusarti dicendo: «Fosti tu a perdermi per sempre!». Temi soprattutto le maledizioni di Dio, geloso che Gli si rubino le anime riscattate col Sangue di Gesù. Sii invece un salvatore di anime: in casa, per la strada, sul lavoro, ovunque: con le tue parole, con i tuoi esempi. Non farai nulla per Gesù che tanto fece per te? Aiutalo a salvare le anime! Dice Sant’Agostino: «Hai salvato un’anima? Hai predestinato la tua». È Pasqua: non uccidere con lo scandalo chi in Cristo è risorto!

• Perché. Perché Dio permette tante rovine? Perché il dolore e le sofferenze di tante creature innocenti? Fratello, ricorda che i mali non vengono da Dio, ma dall’uomo che abbandona Dio per seguire il demonio e vivere nel peccato. Ricorda che Dio rispetta ora la libertà umana, ma che a suo tempo giudicherà tutti con giustizia infinita. Ricorda che ognuno porta la sua croce quaggiù. Porta anche tu coraggiosamente la tua. Se (ti sembra) troppo pesante, guarda davanti a te: ti precede Gesù. «Beati, Egli dice, quelli che piangono, perché saranno consolati!». Attento. Attento a chi parla soltanto di diritti e non di doveri! Attento a certi discorsi, a certi scritti galeotti, senza Fede e senza Legge! Vogliono toglierti la tua libertà di cristiano, di figlio di Dio e renderti schiavo dell’odio, della materia e della forza bruta: come i pagani prima della venuta del divino Operaio di Nazaret. La Chiesa, tua madre, mentre ti ricorda i doveri della Fede e della Carità, proclama alto i tuoi sacrosanti diritti: «Diritto alla libertà personale. Diritto alla famiglia e alla proprietà. Diritto a un equo salario familiare» (Papa Pio XII).

• Il Sacramento del Perdono. Tra i sette Sacramenti istituiti da Gesù ve n’è uno che si chiama Penitenza o Confessione. [Dal Catechismo di Papa San Pio X: 518. Con la parola Sacramento s’intende un segno sensibile ed efficace della grazia, istituito da Gesù Cristo per santificare le anime nostre. 519. Chiamo i Sacramenti segni sensibili ed efficaci della grazia, perché tutti i Sacramenti significano, per mezzo di cose sensibili, la grazia divina che essi producono nell’anima nostra. 521. I Sacramenti sono sette, cioè: Battesimo, Cresima, Eucaristia, Penitenza, Estrema Unzione, Ordine Sacro, Matrimonio. 522. Per fare un Sacramento si richiedono la materia, la forma ed il ministro, il quale abbia l’intenzione di fare ciò che fa la Chiesa (ovvero fa ciò che fa la Chiesa)]. La Penitenza è il Sacramento della misericordia infinita di Dio. Con il Santo Battesimo Gesù ci ha riscattati dal peccato originale: con la Confessione ci libera dai peccati commessi dopo il Battesimo. Gesù benedetto istituì il Sacramento della Penitenza dopo la Sua Risurrezione, quando disse agli Apostoli e ai loro successori: «Saranno rimessi i peccati a chi li rimetterete, e saranno ritenuti a chi li riterrete». Le parole «rimettere» o «ritenere» significano dare o non dare l’assoluzione, secondo le disposizioni dei penitenti. Il Sacerdote, per giudicare rettamente deve conoscere tutti i peccati, non solo esterni, ma anche interni. Inoltre solo il penitente può notificare se ha la volontà fermamente risoluta di schivare il peccato e le occasioni di peccare, di usare i mezzi necessari per emendarsi, di riparare gli scandali o i danni materiali recati. Chi vuole dunque ottenere il perdono dei propri peccati deve manifestarli al Sacerdote confessore. È Pasqua: seppellisci nel cuore del Confessore le tue colpe: risorgerai con Cristo!

• Vieni anche tu! Fratello che senti il peso delle tue colpe, che provi il bisogno di liberartene, gettati pentito fra le braccia di Gesù. Perché temi? Ascolta la sua parola: «Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori...; non hanno bisogno del medico i sani, ma gli ammalati...; sono stato mandato a salvare coloro che erano perduti». Non temere per il numero o per la gravità delle tue colpe: a questo tribunale, unico al mondo, si può essere assolti sempre: basta volerlo. Dubiti ancora? Gesù va in cerca di te, povera pecorella smarrita! Perché ti ama, non ti darà pace finché non ti abbia trovato e riportato sulle sue spalle all’ovile. Vorrai ritardare ancora la festa che si prepara in Cielo per il tuo pentimento? L’ha detto Gesù: «Si farà più festa in Cielo per un peccatore pentito, che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di penitenza». Coraggio! Il peccato ti ha allontanato da Dio, la Confessione ti ridarà il perdono, la pace, la felicità. È Pasqua: fa’ che Gesù ripeta anche a te le consolanti parole: «Ti son perdonati i tuoi peccati, va’ in pace (e non peccare più)».

• Esame di coscienza. Verso Dio: Prego mattino e sera? Vado alla predica? Ho parlato male contro Dio e la Chiesa? Superstizione? Spiritismo? Bestemmio? In famiglia? Davanti a piccoli? Giuramenti falsi? Ascolto Messa tutte le domeniche e feste comandate? (La Messa in tv, su internet e alla radio non soddisfa il Precetto) Per intero? Con rispetto e attenzione? Lavoro di festa senza necessità?... Nella famiglia: Amo e rispetto i genitori? Li aiuto in caso di bisogno? Educo cristianamente i figli? Do loro buon esempio? Li allontano dalle compagnie e divertimenti cattivi? Spreco il denaro della famiglia? Eseguisco gli ordini dei Superiori? Sono giusto verso gl’inferiori? Verso il prossimo: Nutro odio o invidia verso qualcuno? Mi sono vendicato? Ho ingiuriato? Ho percosso, ferito, ucciso? Perdono le offese? Ho dato scandalo con parole? Con azioni? Ho pensato o augurato male ad altri? Calunnie? Accuse false? Lettere anonime? Bugie?,.. Purezza e castità: Pensieri o desideri cattivi? Parole o discorsi osceni? Ho letto libri o stampe cattive? Guardato figure (o foto, o video) indecenti? Ho commesso atti impuri? Da solo o con altri? Divertimenti immorali? Compagnie cattive? Ho ecceduto nel bere o nel mangiare? Nel Matrimonio nulla contro la Provvidenza (ovvero ho usato immondi contraccettivi, o praticato sesso ostacolando la naturale procreazione, o commesso altre sorte di peccati contro natura)? Contro la fedeltà?... Roba altrui: Ho rubato? Ingannato nei prezzi? Ho causato danno alla roba altrui? Ho eseguito bene i doveri d’impiego o di fabbrica? Ho aiutato a far del male? Ho riparato? Ho restituito? Altro: Ricordo ancora qualche altro peccato? Sono tranquillo anche sulle confessioni passate? Alto di dolore. + Mio Dio, mi pento con tutto il cuore dei miei peccati, e li odio e detesto, come offesa della vostra Maestà infinita, cagione della morte del vostro divin Figliuolo Gesù e mia spirituale rovina. Non voglio più commetterne in avvenire e propongo di fuggirne le occasioni. Signore, misericordia, perdonatemi. + (Altro ---> https://bit.ly/2Rx2irV).

• Dolore e proponimento. Ora che ti sei esaminato bene, procura di eccitare in te il dolore dei peccati commessi. Pensa che con essi hai offeso l’infinita bontà di Dio; hai perduto la Sua amicizia; ti sei privato del Paradiso; ti sei meritato le pene eterne dell’Inferno. Immagina di trovarti con la Madonna ai piedi della Croce: chiedi a Lei un vero dolore dei tuoi peccati: furono essi la causa della Passione e Morte di Gesù. Ed ora proponi fermamente di non ricadere più; di voler fuggire ogni occasione di peccato; di fare qualsiasi sacrificio per evitare l’offesa di Dio. Presentati con grande confidenza al Sacerdote. Manifestagli con sincerità tutte le tue colpe: egli ti darà il perdono di Gesù, la Sua pace, la gioia divina della Sua Grazia e della Sua amicizia. «Vi esorto a fare sovente durante la vita, anche fuori della Confessione, atti di dolore perfetto dei peccati commessi e atti di perfetto amore di Dio. Anche uno solo di tali atti, congiunto al desiderio di confessarsi (non appena possibile), può bastare, in ogni tempo e specialmente negli estremi momenti, a cancellare qualsiasi peccato e introdurvi in Paradiso» (San Giovanni Bosco).

• Al Confessionale. — In nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Così sia. — Non mi sono confessato da ..... (dirai da quanto tempo non ti sei confessato). — Mi accuso di questi peccati... (confessa con umiltà i peccati che ricordi. Puoi tenere davanti l’esame che trovi nelle pagine 18 e 19 (Scritto in precedenza). Se poi non sapessi come accusare qualche peccato, dirai così:) — Padre, ho un peccato che non so come confessare. Aiutatemi voi! (In fine aggiungerai:) — Mi pare di non avere altro. Mi accuso ancora di tutti i peccati della vita passata. (Ascolta con umiltà i consigli del confessore: è il medico, il padre dell’anima tua. Ti parlerà in nome di Gesù). Atto di dolore... (poi) Preghiera dopo la Confessione. Signore, Vi ringrazio della Vostra infinita bontà e misericordia. Datemi la grazia di non offendervi mai più per tutto il tempo della mia vita. Vergine santa, aiutatemi a non amareggiare più il Cuore del Vostro Divin Figliuolo Gesù. + (Fermati qualche minuto a pregare e fa’ subito, se puoi, la penitenza).

• Il Pane dei forti. È il Sacramento dell’Eucaristia: il miracolo più stupendo sgorgato dal Cuore di Gesù. Lo operò la sera prima di morire sulla Croce e diede ordine ai Suoi Apostoli di continuarlo sino alla fine del mondo. Gesù, scendendo ogni giorno sull’altare, nella Santa Messa (approfondimenti in italiano ---> https://bit.ly/3c9egzZ; in inglese ---> https://bit.ly/2RumCtW), si nasconde sotto le apparenze di una bianca ostia di pane per essere il cibo dell’anima tua. In ogni Ostia consacrata c’è tutto Gesù, vero Dio e vero uomo: col suo Corpo, col suo Sangue, la sua Anima, la sua Divinità. Nel suo grande amore per te, ti attende, t’invita, ti comanda di riceverlo nel tuo cuore. A chi lo riceve degnamente Egli ha promesso il Paradiso. A chi invece ricusa di riceverlo minaccia la dannazione eterna: «In verità vi dico, se voi non mangerete la Carne del Figliuolo dell’uomo e se non berrete il Suo Sangue, non avrete la vita in voi». [A chi lo riceve indegnamente, l’Apostolo insegna: «(Questi) mangia e beve la propria condanna»]. Coraggio, fratello! Non pensare solo al cibo del corpo, ma anche a quello dell’anima. Ricevi spesso la Santa Comunione: è il celeste alimento che ti darà la forza per vivere, lottare e vincere. È Pasqua: accogli l’invito di Gesù: «Prendete e mangiate: questo è il mio Corpo».

• Per fare una buona Comunione. È necessario essere in grazia di Dio (Esempi: Chi convive in unione civile, ovvero è come minimo concubino, può prendere la Comunione? No. Chi pratica la cosiddetta omosessualità femminile o maschile può prendere la Comunione? No. Chi è “divorziato e risposato”, ovvero è adultero, può prendere la Comunione? No. Chi ha rubato e, pur potendo, non restituisce il dovuto può prendere la Comunione? No. Chi è fidanzato e pratica e intende comunque praticare sesso prima del Matrimonio può prendere la Comunione? No. Eccetera ...) e restare digiuni dalla mezzanotte (o almeno dalle tre ore precedenti). Prima di accostarti alla Comunione raccogliti e pensa Chi stai per ricevere. Fa’ questa preghiera: + Signore, io Vi credo realmente presente nell’augusto Sacramento dell’altare. Io spero che dandoVi tutto a me, mi userete misericordia e mi concederete tutte le grazie necessarie per la mia eterna salute. Io Vi amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, e per amor vostro amo il mio prossimo come me stesso e perdono di cuore a tutti quelli che mi hanno offeso. Detesto tutti i miei peccati e propongo con la Vostra grazia di non commetterne più per l’avvenire, di fuggirne le occasioni e di farne la penitenza. Desidero ardentemente che veniate nell’anima mia, affinché la santifichiate e la facciate vostra per sempre. Signore, io non son degno che Voi entriate nell’anima mia, ma dite solo una parola, e l’anima mia sarà salva. + (Ricevi l’Ostia Santa come se te la porgesse la Madonna. Attorno a Gesù stanno schiere di Cherubini e Serafini prostrati in adorazione).

• Ringraziamento alla Comunione. Fatta la santa Comunione, ringrazia il Signore: chiedi a Lui grazie e favori per te, per la tua famiglia, per le persone care, per i tuoi defunti. Chiedi senza timore: Gesù può e vuole darti tutto ciò che ti conviene (tutto ciò che conviene alla tua anima). Poi fa’ questa preghiera: + Mio Signore Gesù, io credo che Voi siete realmente presente nel mio cuore. Vi adoro e Vi amo sopra ogni cosa. Vi ringrazio di esserVi dato in cibo all’anima mia. Mi offro tutto a Voi: Vi dono il mio cuore, i miei affetti, la mia anima, tutto me stesso. Voglio essere Vostro per tutta l’eternità. Datemi la grazia di non allontanarmi mai più da Voi col peccato, e di meritare di venire un giorno a goderVi eternamente in Paradiso. Alla Madonna. — O Vergine Santissima, Madre, Ausiliatrice, Speranza mia, assistetemi affinché sia costante nei buoni propositi: concedetemi tutte le grazie spirituali e temporali necessarie alla mia eterna salute. Così sia. Gesù mio: misericordia! Dolce Cuor del mio Gesù, fa’ ch’io v’ami sempre più! Dolce Cuore di Maria, siate la salvezza mia! +

• Preghiamo. Le preghiere sono le ali per salire in alto, per accostarti a Dio, per ricevere la Sua grazia e i Suoi doni. La preghiera è come il respiro dell’anima: se glielo togli, morrà. Dice Gesù: «Domandate e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto, cercate e troverete». Tu hai bisogno di tante cose per te, per i tuoi cari. Accostati a questo scrigno inesauribile, affonda le tue mani nei tesori infiniti della divina misericordia. Iddio ti accorderà sempre tutto ciò che serve per il tuo bene. «Qualunque cosa (onesta e utile all’anima) chiederete al Padre in nome mio, state sicuri che ve la concederà». La preghiera ben fatta e perseverante è garanzia della tua salvezza eterna. Dice Sant’Alfonso: «Chi prega certamente si salva, chi non prega certamente si danna». Prega al mattino e alla sera. Prega prima e dopo i pasti. Prega durante la giornata, offrendo a Dio il tuo lavoro ben fatto e accettando dalle Sue mani gioie e dolori. Se vivi cristianamente, se domandi ciò che è vero bene per te, se preghi con perseveranza, sarai esaudito. È Pasqua: innalzati sulle ali della preghiera fino a Gesù risorto!

• Preghiere del Cristiano. Al mattino. + Vi adoro, mio Dio, e Vi amo con tutto il cuore. Vi ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e Conservato in questa notte. Vi offro le azioni della giornata: fate che siano tutte secondo la vostra santa volontà per la maggior gloria vostra. Preservatemi dal peccato e da ogni male, la grazia Vostra sia sempre con me e con tutti i miei cari. Così sia. Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome: venga il tuo regno: sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano; e rimetti a noi i nostri  debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori; e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Così sia. Ave, o Maria, piena di grazia: il Signore è teco: tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del ventre tuo, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Così sia. Gloria al Padre e al Figliuolo e allo Spirito Santo, come era nel principio, e ora, e sempre, e nei secoli dei secoli. Così sia. Io credo in Dio Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico figliuolo, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morto e seppellito, discese agli Inferi (al Limbo dei Padri ---> https://bit.ly/2yaLRe0), il terzo giorno risuscitò da morte, salì al Cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là ha da venire a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la Santa Chiesa Cattolica, la Comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Così sia. Salve, o Regina, madre di misericordia; vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo esuli figli di Eva: gementi e piangenti in questa valle di lagrime a te sospiriamo. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del ventre tuo, o clemente, o pietosa, o dolce Vergine Maria. Così sia. Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Così sia. (Altre preghiere. Qui la nostra raccolta ---> https://bit.ly/3b7HCP6). Alla sera. + Vi adoro, mio Dio e Vi amo con tutto il cuore. Vi ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno. Perdonatemi il male oggi commesso, e se qualche bene ho compiuto, accettatelo. Custoditemi nel riposo e liberatemi dai pericoli. La grazia Vostra sia sempre con me e con tutti i miei cari. Così sia... Si ripetono le altre preghiere del mattino ... L’eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Così sia. Anche il De Profundis ... Atto di dolore (vedi pagine precedenti). Giaculatorie: Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il cuore e l’anima mia. Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi ora e nell’ultima agonia. Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con Voi l’anima mia. (Altre preghiere ---> https://bit.ly/3b7HCP6).

• I dieci Comandamenti di Dio, o Decalogo: lo sono il Signore Dio tuo: 1° Non avrai altro Dio fuori che me (Esempio: l’ecumenismo è un gravissimo peccato di apostasia, un peccato immediatamente contrario al primo e ad altri Comandamenti. Approfondimenti ---> https://bit.ly/2V21iOR). 2° Non nominare il nome di Dio invano. 3° Ricordati di santificare le feste. 4° Onora il padre e la madre. 5° Non ammazzare (Dal Catechismo di Papa San Pio X: 413. Vi sono dei casi nei quali sia lecito uccidere il prossimo? È lecito uccidere il prossimo quando si combatte in una guerra giusta, quando si eseguisce per ordine dell’autorità suprema la condanna di morte in pena di qualche delitto; e finalmente quando trattasi di necessaria e legittima difesa della vita contro un ingiusto aggressore). 6° Non commettere atti impuri. 7° Non rubare. 8° Non dire falsa testimonianza. 9° Non desiderare la donna d’altri. 10° Non desiderare la roba d’altri.

• I cinque Precetti Generali della Chiesa: 1° Udire la Messa la domenica e le altre feste comandate. 2° Non mangiare carne nel venerdì e negli altri giorni proibiti, e digiunare nei giorni prescritti (Maggiori approfondimenti ---> https://bit.ly/39YUUfz). 3° Confessarsi almeno una volta l’anno, e comunicarsi almeno a Pasqua. 4° Sovvenire alle necessità della Chiesa, contribuendo secondo le leggi o le usanze (L’avarizia è un gravissimo peccato ---> https://bit.ly/2JUYsES). 5° Non celebrare solennemente le nozze nei tempi proibiti (Dal Catechismo di Papa San Pio X: 505. Che cosa ci proibisce la Chiesa nel quinto precetto. Non celebrare le nozze nei tempi proibiti? Nel quinto precetto la Chiesa non vieta la celebrazione del sacramento del Matrimonio; ma soltanto la solennità delle nozze dalla prima domenica dell’Avvento sino all’Epifania, e dal primo giorno di Quaresima sino all’ottava di Pasqua. 506. Quale è la solennità delle nozze proibita? La solennità proibita da questo precetto consiste nella Messa propria degli sposi, nella benedizione nuziale, e nella pompa straordinaria delle nozze. 507. Perché le dimostrazioni di pompa non convengono nell’Avvento e nella Quaresima? Le dimostrazioni di pompa non convengono nell’Avvento e nella Quaresima, perché questi sono tempi specialmente consacrati alla penitenza e all’orazione).

• Atto di fede: Mio Dio, credo fermamente, quanto Voi, infallibile Verità, avete rivelato e la santa Chiesa ci propone a credere (Qui approfondimenti sull’infallibilità ---> https://bit.ly/3elg2jB). Ed espressamente credo in Voi, unico vero Dio in tre Persone uguali e distinte, Padre, Figliuolo e Spirito Santo; e nel Figliuolo incarnato e morto per noi, Gesù Cristo, il quale darà a ciascuno, secondo i meriti, il premio o la pena eterna. Conforme a questa fede voglio sempre vivere. Signore, accrescete la mia fede. Così sia.

• Atto di speranza: Mio Dio, spero dalla bontà vostra, per le vostre promesse e per i meriti di Gesù Cristo, nostro Salvatore, la vita eterna e le grazie necessarie per meritarla con le buone opere, che io debbo e voglio fare. Signore, che io non resti confuso in eterno. Così sia. • Atto di carità: Mio Dio, amo con tutto il cuore sopra ogni cosa Voi, Bene infinito e nostra eterna felicità: e per amor vostro amo il prossimo mio come me stesso, e perdono le offese ricevute. Signore, fate che io Vi ami sempre più. Così sia. (Che cosa significa amare il prossimo nostro come noi stessi? ---> https://bit.ly/2y8vaA9).

• I due misteri principali della Fede: 1° Unità e Trinità di Dio; 2° Incarnazione, Passione e Morte del Nostro Signor Gesù Cristo.

Ecco cosa significa augurare buona Pasqua!

Approfondimenti a cura di Carlo di Pietro