Comunicato numero 33. Entriamo nel vivo del «Lamentabili Sane Exitu»

Come già preannunciato, dopo aver riproposto sul nostro settimanale il Sillabo di Papa Pio IX, numero dopo numero, diamo adesso spazio al Lamentabili Sane Exitu, voluto e promulgato da san Pio X. Scrive Mons. Francesco Heiner nel suo Commento al Decreto Lamentabili ..., Editori Pontifici, Roma, 1914, con lettera introduttiva del grande Card. Merry Del Val (a nome del Sovrano Pontefice): «Bisogna tener conto che il Decreto Lamentabili non è altro che una silloge (una raccolta, ndR) d’errori prorpii specialmente dei nostri tempi. La loro condanna da parte della Chiesa Cattolica contiene, implicitamente, quale sia la vera dottrina da credere e da seguire: quindi un commento al Decreto vale quanto dire un’esposizione formale di quello che ogni Cattolico deve professare per restare nel seno della Chiesa» (pag. IX). Ancora: «Ai giorni nostri, difatti, quello che più maggiormente importa è la cognizione di ciò che la Chiesa, nostra Madre amorosa, vuole che noi crediamo, e di ciò che essa vuole che noi rigettiamo. In mezzo a tanto dilagare di pubblicità di ogni sorta, dove sovente l’errore è insegnato sotto mentite spoglie, è cosa sommamente buona e lodevole il conoscersi dalla comune degli uomini, a qualunque ceto essi appartengano, quello che ogni fedele deve credere e quello che deve condannare. [...] Non furono affatto mire umane, che ci spinsero all’immane lavoro di una versione, tutt’altro che agevole: ma l’ideale di fare un’opera buona qualsiasi, mediante la quale gli erranti, nel caso nostro i Modernisti, conoscano i loro errori e tornino all’unità della fede. Questo stesso voto esprimiamo nella ristampa di questo libro, che dedichiamo ancora una volta al Supremo Pastore delle anime, vigile custode della fede nostra, con la preghiera che benedica noi e tutti coloro che lo leggeranno, affinché presto si avveri nella Chiesa di Cristo che fiet unum ovile et untis Pastor!». Anche il Decreto Lamentabili ed il Sillabo sono considerati dai Modernisti - i quali oggi occupano la Chiesa nelle viscere (cf. Pascendi, san Pio X) e presiedono materialmente a tutte le principali cattedre - poco meno di due documenti figli del loro tempo, dunque da rigettare e ridicolizzare. La «sintesi delle eresie» (Ivi.) dei Modernisti, come abbiamo già dimostrato, passa anche attraverso il cosiddetto storicismo, che pretende di ridurre i dogmi ad una sorta di regole temporanee, suscettibili di nuove interpretazioni in base alla sedicente evoluzione. Questo complesso di sofismi storicisti, più o meno eretici, è la negazione stessa della fede cattolica (cf. Dei Filius, Concilio Vaticano, 1869-1870). Pretesa, quella dei Modernisti, ereticissima, biasimata già da Gesù (cf. san Matteo, XXVIII, 19-20), poi dalla Chiesa sin dalla fondazione (cf. Ai Galati, I, 8-9), ed anatematizzata, sul piano dottrinale e sociale, nel Sillabo al numero 80, mediante la condanna della proposizione moderna: «Il Romano Pontefice può e deve col progresso, col liberalismo e con la moderna civiltà venire a patti e conciliazione». Difatti la religione cattolica prevede inequivocabilmente che il Romano Pontefice, ovvero colui che custodisce la fede e la tramanda inalterata (cf. Pastor Aeternus, Concilio Vaticano, 1869-1870), NON può e NON deve col progresso, col liberalismo e con la moderna civiltà venire a patti e conciliazione (coi tempi). Il Lamentabili si apre con questa dichiarazione: «Con deplorevoli frutti, l’età nostra, impaziente di freno nell’indagare le somme ragioni delle cose, non di rado segue talmente le novità, che, lasciata da parte, per così dire, l’eredità del genere umano, cade in errori gravissimi. Questi errori sono di gran lunga più pericolosi qualora si tratti della disciplina sacra, dell’interpretazione della Sacra Scrittura, dei principali misteri della Fede. È da dolersi poi grandemente che, anche fra i cattolici, si trovino non pochi scrittori i quali, trasgredendo i limiti stabiliti dai Padri e dalla Santa Chiesa stessa, sotto le apparenze di più alta intelligenza e col nome di considerazione storica, cercano un progresso dei dogmi che, in realtà, è la corruzione dei medesimi. Affinché dunque simili errori, che ogni giorno si spargono tra i fedeli, non mettano radici nelle loro anime e corrompano la sincerità della Fede, piacque al Santissimo Signore Nostro Pio per divina Provvidenza Papa X, che per questo officio della Sacra Romana ed Universale Inquisizione si notassero e si riprovassero quelli fra di essi che sono i precipui. Perciò, dopo istituito diligentissimo esame ed avuto il voto dei Reverendi Signori Consultori, gli Eminentissimi e Reverendissimi Signori Cardinali Inquisitori generali nelle cose di fede e di costumi, giudicarono che le seguenti proposizioni sono da riprovarsi e da condannarsi, come si riprovano e si condannano con questo generale Decreto». Segue l’elenco delle proposizioni diaboliche. Come abbiamo già visto, il Lamentabili fu approvato da san Pio X e fu diramato in tutto il mondo. Da adesso in avanti useremo Sursum Corda per ricordare le proposizioni da riprovare e condannare, se intendiamo conservare la fede cattolica. (A cura di CdP)